Valeria, chiusa e solitaria, incontra Massimo, affascinante quarantenne. I due non si conoscono, ma la ragazza lo spia da casa sua ed è disposta a cambiare città, lavoro, vita pur di essergli vicina. Ma c'è di mezzo anche Flavia, la compagna dell'uomo.
Note
Quello di Paolo Franchi è un cinema intimista che studia antropologicamente il sangue raggelato di uomini e donne che hanno licenziato le emozioni. Il film è una seduta psicoanalitica reiterata, che insegue vanamente la ragione. Di grande spessore i due attori principali: Andrea Renzi è straordinariamente mummificato nella sua paura d'amare; Barbora Bobulova è timida ma molto audace.
Innamoratasi di un ricercatore che vive di fronte a casa sua, una donna decide di seguirlo a Roma e di intrufolarsi nella sua vita. Film dalle premesse improbabili e dallo svolgimento piuttosto tedioso. Voto 4/10.
Film di questo tipo li sa fare solo Kieslowski. Andrea Renzi forse andrebbe bene per Centovetrine ma oltre non sa andare. L' unica che si salva è la Bobulova, ma non può reggere un film inconsistente.
Assolutamente entusiasmante. Ottimamente recitato, diretto, ambientato e fotografato. Ma c'è molto di più: un'alchimia praticamente perfetta crea un'atmosfera rarefatta che non si può spiegare, ma solo sperimentare.
Un esordio bellissimo che sembra già un punto di arrivo. Attori bravissimi, regista che farà molto bene a livello internazionale nei prossimi anni. In poche parole: un film che parte dalla provincia ma che è il contrario di provinciale. Capolavoro!
Valeria, affascinante ventiseienne, è una ragazza solitaria e introversa. Vive a Torino dove lavora come interprete simultanea, la vediamo sbirciare attraverso la finestra, in continuazione; prova una forte attrazione segreta e morbosa, per il suo dirimpettaio, Massimo, un uomo sui quarant’anni, che lei si accontenta di spiare attraverso le finestre del suo appartamento o a seguirlo… leggi tutto
L'aridità dei sentimenti e l'impossibilità di una relazione di coppia compiuta e soddisfacente sono al centro dell'esordio alla regia di Paolo Franchi, già allievo alla scuola di cinema di Bassano del Grappa "Ipotesi cinema" diretta da Ermanno Olmi, nonché assistente alla regia di Nanni Loy, Peter Del Monte e Francesco Maselli. Sulla scia di illustri precedenti (Antonioni e Kieslowski su… leggi tutto
ma signori avete mai visto: La signora della porta accanto ? quelle sono solitudini raccontate!!! qui non si trova il punto della situazione e tutto sembra girare a vuoto. non fraintendetemi, non è che chiedo di vedere sangue, ma un pò di sviluppo, invece si procede a primi piani inutili, a finestre prima aperte poi chiuse, a lavori che si cambiano ogni giorno, e poi dove mai si è visto che… leggi tutto
Valeria, affascinante ventiseienne, è una ragazza solitaria e introversa. Vive a Torino dove lavora come interprete simultanea, la vediamo sbirciare attraverso la finestra, in continuazione; prova una forte attrazione segreta e morbosa, per il suo dirimpettaio, Massimo, un uomo sui quarant’anni, che lei si accontenta di spiare attraverso le finestre del suo appartamento o a seguirlo…
Domanda: La legge di Lidia Poët si apre con una scena di sesso abbastanza forte, un cunnilingus. Risposta: Me la ricordo, ci abbiamo messo nove ore a girarla… (Ma sono molto serena con la mia…
Un tram indolente e inopportuno (il tram che è anche viaggio, movimento, azione, in antitesi alla staticità interiore dei personaggi) si frappone più volte ad inizio film tra Massimo e Valeria, entrambe in procinto di imbattersi ognuno nella propria sfera di labradorite, una splendida pietra semi-preziosa dai riflessi iridescenti blu scuro che prende il suo nome dal luogo in…
Esistono i film preferiti (cinque, sette, dieci che dir si voglia), esistono i film che più si detestano (vedi sopra), esistono i film che fanno cordiale antipatia ma non si può non ammettere siano importanti…
Valeria (Bobulova) è una giovane traduttrice in simultanea che vive a Torino. Passa le serate a spiare, dal buio della sua stanza, la vita di Massimo (Renzi), farmacologo quarantenne che vive solo con l'amatissimo cane. Quando Massimo viene trasferito a Roma, Valeria non ci pensa due volte a mollare tutto per seguirlo, a insaputa di lui, nella capitale. Qui entra dapprima nella vita di Flavia…
Un film di sentimenti repressi che mantiene lo spettatore in apprensione fino alla fine,anche per merito di una bravissima Bobulova,che ci offre anche un nudo integrale e lancia il bravo regista Franchi,qua agli inizi,ma proiettato a un futuro di film discussi ma importanti.Un bell'esordio da vedere.
Un film come questo non avrebbe sfigurato nell'ultima parte della carriera d Sautet,sublime descrittore delle geometrie variabili dell'amore e dei sentimenti in genere.Una storia incentrata sulle distanze variabili prima tra due e poi tra tre personaggi.E voglio pensare che in sede di casting la scelta da parte di Franchi di avvalersi del lavoro di Brigitte Catillon non sia stata…
Intenso e coraggioso esordio di Paolo Franchi che mette elegantemente in scena una sorta di triangolo anafettivo. Valeria è una giovane interprete di Torino che si lacia vivere passivamente, quasi incapace di provare emozioni come la gente che la circonda. L' unico bagliore di vitalità l' è dato dal timido ma ossessivo interesse per il vicino di casa Massimo che…
Negli ultimi anni ho molto amato alcuni film di giovani registi italiani che sono (diventati) più o meno noti al grande pubblico. Considero le pellicole inserite in questa playlist delle vere e proprie perle del…
L'aridità dei sentimenti e l'impossibilità di una relazione di coppia compiuta e soddisfacente sono al centro dell'esordio alla regia di Paolo Franchi, già allievo alla scuola di cinema di Bassano del Grappa "Ipotesi cinema" diretta da Ermanno Olmi, nonché assistente alla regia di Nanni Loy, Peter Del Monte e Francesco Maselli. Sulla scia di illustri precedenti (Antonioni e Kieslowski su…
Storia di incomunicabilità e solitudine. Incapacità di una giovane donna di rapportarsi con la dimensione collettiva della realtà e di vivere gli affetti, che assiste allo scorrere del tempo rivestendo il ruolo irrisolto di una spettatrice, e che tenta di entrare maldestramente nella vita degli altri per poi scivolarne subito fuori. Atmosfera di una tristezza infinita che si…
Ho passato gran parte delle sere della mia adolescenza in quel piccolo accogliente Cinema che è il Verdi....aah si quanti film e quanti ricordi...non riuscir a trovar parcheggio, salutare o non salutare,the puni...he…
ma signori avete mai visto: La signora della porta accanto ? quelle sono solitudini raccontate!!! qui non si trova il punto della situazione e tutto sembra girare a vuoto. non fraintendetemi, non è che chiedo di vedere sangue, ma un pò di sviluppo, invece si procede a primi piani inutili, a finestre prima aperte poi chiuse, a lavori che si cambiano ogni giorno, e poi dove mai si è visto che…
Torino prima e Roma poi fanno da gelido sfondo al grande freddo che domina l'anima dei tre protagonisti. La regia invisibile ma meticolosa dell'esordiente Paolo Franchi si destreggia con garbo tra attese e silenzi, evitando facile retorica e psicanalisi d'accatto, e descrivendo con pudore la vita virtuale di Valeria, ossessionata dal vicino di casa al punto di seguirlo di nacosto in un'altra…
Malgrado la buona accoglienza di critica e pubblico (quel poco che l'ha visto), lo ritengo in realtà un film incompiuto. Buone le recitazioni dei tre protagonisti e la direzione, all'esordio, convince poco la trama, lo spunto è interessante, ma non ha una durata di un'ora e mezza, si perde in comportamenti via via più strani e assurdi (il protagonista e la sua amante), fino alla totale…
Torino, Trieste, Roma. Il viaggio di Valeria sulle tracce del facoltoso Massimo è un dipinto dai colori freddissimi. Cemento, acqua e pietra come dietro un vetro. Il fascino ermetico della ventiseienne protagonista, traduttrice simultanea tanto ossessionata dal suo sconosciuto dirimpettaio da seguirlo nei suoi trasferimenti professionali, brucia negli splendidi primi piani della…
Il film scivola via.
Sfila lento ma deciso davanti agli occhi fino alla fine senza fermate, lasciando lo spettatore in bilico tra la disillusione e l’incredulità. Mancano i sobbalzi compulsivi delle emozioni castrate e le immersioni nelle profondità dell’animo umano. Elementi fondamentali per dare forza all’analisi intimista che il film si propone di raccontare.
Scontato, oggi più che…
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Commenti (8) vedi tutti
Bell'esordio di Paolo Franchi. Intensa la prova di Bobulova
leggi la recensione completa di Furetto60Innamoratasi di un ricercatore che vive di fronte a casa sua, una donna decide di seguirlo a Roma e di intrufolarsi nella sua vita. Film dalle premesse improbabili e dallo svolgimento piuttosto tedioso. Voto 4/10.
commento di alexio350Film di questo tipo li sa fare solo Kieslowski. Andrea Renzi forse andrebbe bene per Centovetrine ma oltre non sa andare. L' unica che si salva è la Bobulova, ma non può reggere un film inconsistente.
commento di massi1989Ma come si fa a fare un film così, senza capo né coda, con il solo pretesto di farsi apprezzare dai colti intellettualoidi dei cinema d'essai?
commento di slim spaccabeccoVOTO 7 bello
commento di arcarsenalAssolutamente entusiasmante. Ottimamente recitato, diretto, ambientato e fotografato. Ma c'è molto di più: un'alchimia praticamente perfetta crea un'atmosfera rarefatta che non si può spiegare, ma solo sperimentare.
commento di york74Un piccolo intenso emozionante gioellino.
commento di luca82Un esordio bellissimo che sembra già un punto di arrivo. Attori bravissimi, regista che farà molto bene a livello internazionale nei prossimi anni. In poche parole: un film che parte dalla provincia ma che è il contrario di provinciale. Capolavoro!
commento di kemikal