Regia di Aisling Walsh vedi scheda film
Certo non fantasioso, certo non molto ispirato, certo non originale, certo non particolarmente curato a livello di sceneggiatura, regia, caratterizzazioni. Certo un film bruttarello, dalle dichiarate intenzioni fin dalla prima scena di smuovere alla pietà lo spettatore tramite un mix di brutalità e sensi di colpa. Ovvero lo stesso metodo utilizzato dai preti cattivoni demonizzati nel film; visto il quale viene davvero da provare solidarietà per loro e da sentirsi in dovere di difenderli da tanto ambiguo qualunquismo. La ciliegina è l'inevitabile accusa di pedofilia implacabilmente mossa ai sacerdoti: luoghi comuni a bizzeffe, scene patetiche ed una trama di una prevedibilità da guinness. Purtroppo, nonostante l'ambientazione, non la birra.
A scuola arriva un insegnante nuovo. E nuovi sono anche i suoi metodi: anticonvenzionali, amichevoli verso i ragazzi, ai quali insegna l'amore per la poesia. No, non è l'attimo fuggente: è Angeli ribelli. La differenza fondamentale è che qui non siamo in un eccellente campus universitario americano, ma in un fatiscente riformatorio irlandese gestito da preti. Il finale vede soccombere i buoni, però.
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