Regia di Daniel Burman vedi scheda film
Ariel, è un ragazzo di famiglia ebreo/polacca che vive in Argentina in seguito all’emigrazione dei nonni per scampare all’Olocausto. Oltre ad essersi instaurato in una galleria commerciale in un sobborgo di Buenos Aires con sua madre e suo fratello, è in continua ricerca di suo padre, che emigrato in Palestina per oscuri motivi, sembra non averlo mai visto.
Daniel Burman, dopo il folcloristico “Aspettando il Messia”, si cimenta con “El abrazo partido” in una commedia dialogica, attenta e sapiente. Con personaggi quasi Almodòvariani, il film, sa come coinvolgere e come raccontare, con ottime interpretazioni e deliziosi dialoghi, non annoia ma nemmeno appassiona. Fatto di inquadrature mosse e di eccentrici stereotipi, “El abrazo partido”, ha ottenuto due Orsi d’Argento, rispettivamente quello del Gran Premio della Giuria e quello per il miglior attore a Daniel Hendler, che se fosse ad Hollywood sarebbe già un divo.
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