Regia di Roland Emmerich vedi scheda film
Curioso il fatto che due dei film più onerosi economicamente e più carichi di aspettative dalle majors che li hanno prodotti con gran dispendio di dollari siano diretti da due registi tedeschi:"Troy" e "The day after tomorrow" sono due grandi macchine da incasso,che si affacciano all'Estate con baldanza miliardaria,e il pubblico risponde bene al kolossal in cartellone.La pubblicità esclama:"La critica unanime:il miglior film di Roland Emmerich!"Bella forza,vogliamo ricordare i picchi qualitativi raggiunti con "Stargate","Independence day","Il mio nemico" e "Godzilla",per tacere de"Il patriota"?E comunque questo catastrofico filmone pieno di ghiaccio,inondazioni e gente che fugge e urla,si lascia vedere,anche se si mantiene sul superficiale almeno a livello di riflessione sugli effetti devastanti dell'avidità umana sull'ambiente.Il finale apre a un'ovvio ottimismo,l'Occidente ,che diamine,sa rimboccarsi le congelate maniche e puntare ad un futuro più bello da vivere.Magari a nessun personaggio viene in mente che ha perso le persone più care,i caratteri sono costruiti con l'elio,ma lo spettacolo regge per due ore,con momenti molto spettacolari,anche per l'ottima qualità degli effetti speciali.Dennis Quaid si adatta a rappresentare il volto buono della scienza,Ian Holm conferma il suo presenzialismo accanito nei film ad alto budget:ma non parliamo di apologo,come ha fatto qualche giornalista ,non mi pare il caso.
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