Regia di Roland Emmerich vedi scheda film
Il disastro planetario si annuncia a partire da una serie di fatti apparentemente slegati e irrilevanti. La parte catastrofica è di gran lunga la migliore: Ian Holm e compagni che aspettano la morte con pacatezza e con la speranza di una futura rinascita dell’umanità fanno venire un groppo in gola. Poi però partono in quarta i soliti eroi americani a risolvere la situazione, e nulla ci viene risparmiato: i figli in trappola da salvare a tutti i costi, i gregari che sacrificano con entusiasmo la propria vita per la salvezza dei capi, i politici ottusi che si convertono al bene. La scena con i messicani che respingono gli yankees alla frontiera è certo gratificante per lo spettatore (riconosciamolo, ognuno di noi sogna di vedere l’Algeria rifiutare l’ingresso a Calderoli), però il messaggio ecologista finisce sommerso da un diluvio di retorica e di effetti speciali.
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