Regia di Francesco Laudadio vedi scheda film
Durante il regime fascista un'americana trapiantata in Italia ha una relazione extraconiugale con un ingegnere antifascista. Quando lui sparisce, lei perde la testa per gelosia, ignorando la realtà dei fatti.
Melodramma di rilievo storico, questo Signora, ultima regia per Francesco Laudadio, che prematuramente scomparirà nel 2005. Il regista firma anche la sceneggiatura, in solitaria: una storia ambientata nel periodo più difficile del Novecento italiano, cioè durante il fascismo, e che tesse insieme la trama sentimentale con quella politica-sociale. Come ricostruzione storica il film funziona, come intreccio rosa langue un po'; ma le pecche principali provengono dalla messa in scena fin troppo pulita e precisa, priva di particolare verve e in odore - sostanzialmente - di fiction televisiva per il suo approccio schematicamente ordinato. Nel cast brillano i nomi di Sonia Aquino, Angela Finocchiaro, Paolo Seganti (italiano cresciuto, anche artisticamente, negli Usa), Urbano Barberini, Maurizio Donadoni e del greco Yorgo Voyagis. Per Laudadio si tratta del ritorno sul grande schermo a otto anni di distanza dall'episodio filmato per Esercizi di stile (1996) e, nel lungometraggio, a 12 anni da Persone perbene (1992). Signora gode nel complesso di una discreta confezione, ma pare mancare soprattutto in vivacità nei contenuti. 4/10.
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