Regia di Alex Proyas vedi scheda film
Un "Quasi Famosi" dei poveri, una curiosa parentesi nel percorso del regista australiano Alex Proyas, più a suo agio con la fantascienza.
Sgangherato (stile un po' così, tra cinema indipendente e videoclip), triviale (scorreggie e gag sulla fellatio degne di Neri Parenti) , demenziale (la sequenza in cui i protagonisti prendono per sbaglio l'LSD è spassosa), inaspettato nel mescolare diversi generi, è pieno di difetti, ma in definitiva sincero e appassionante, e onorevole nel celebrare, nel finale, il trionfo della medietà, sano antidoto contro i clichè delle rockstar "maledette".
Colonna sonora ad hoc (Bowie, Supergrass, Cure, AC DC...) e buon cast.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta