Regia di Paolo Villaggio, Neri Parenti vedi scheda film
Il Fantozzi Ragionier Ugo si trova a combattere contro tutte e tutti e l'esito è scontato: si ride di gusto. Come nelle due avventurose disgrazie precedenti non era stato possibile fare.
Ripetitivo? Indubbiamente. Innovativo? Non più, certamente. Ormai le fantozziadi sono arrivate al terzo livello di disgrazia e la sensazione di già visto non può che farsi strada nello spettatore. Ma è questa la vera critica che può essere mossa al film che fortunatamente (e intelligentemente) offre ancora delle trovate geniali sulle quali divertirsi, perchè il cambio di conduzione porta ad abbandonare il registro grottesco della critica sociale per approdare ad una più leggera comicità satirica. E così al riso amaro si sostituisce la risata di gusto, una indubbia evoluzione del personaggio che dona nuova vitalità ad un Fantozzi altrimenti troppo uguale a se stesso. Il tentato tradimento di Pina (monumentale la maturazione dell'idea attraverso la scoperta del pane), la spietata Coppa Cobram, la sottoposta vacanza su "Il Bracciante" sono episodi di una commedia di alto livello che possono solo rimanere nell'immaginario di coloro che amano il cinema. Mitico.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta