Regia di Paolo Villaggio, Neri Parenti vedi scheda film
Il terzo film sulle disavventure di Fantozzi risente di una certa stanchezza per la ripetitivita del meccanismo comico, anche se il personaggio-maschera resta potente. È il primo senza la signorina Silvani, anche perché questa volta le pene d'amore le affronta piuttosto la moglie Pina.
Resta forte il messaggio di questo "perdente di successo" che da solo si rende conto della propria indistruttibilita pur nel mare di frustrazioni in cui nuota ogni giorno. Indistruttibile perché, nonostante qualche ambizione, Fantozzi resta un pigro al limite con l'ignavia, uno che dopo ogni colpo si rialza come niente fosse, visto che la partita di calcio, la Peroni ghiacciata e la frittata di cipolle sono sufficienti a rinvigorirlo.
La sua amarezza non è sufficiente a creargli l'impeto rivoluzionario. Molto più comodo entrare nelle grazie del Dott. Ing. Lup. Mann. di turno e vivere di rendita...
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