Regia di Paolo Villaggio, Neri Parenti vedi scheda film
L'epopea tragicomica di Ugo Fantozzi,maschera e simbolo dell'italiano medio(cre) che raccatta tutti i vizi ed è, più o meno una pedina dell'ingranaggio del consumismo cui devolve ogni propria risorsa,continua la sua corsa.Il terzo episodio della serie porta la firma,caso unico, anche del suo creatore in regia,che promuove anche il genero Neri Parenti:si ride,e non poco,con una scansione ancor più rapsodica delle madornali disavventure del ragioniere,che artecipa a una corsa in bici sotto l'effetto di strani miscugli,è geloso del fornaio Cecco(un Abatantuono prima maniera di squassante efficacia),in una gita a Ortisei viene rinchiuso in una clinica per diete uguale a un lager,finisce in un tombino aperto...Villaggio,in un impeto di autentico furor comico,è all'apice della potenza della sua creatura migliore:poi comincerà il lento declino,ma questo film è un'antologia di disperato,fracassante umor nerastro.
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