Regia di Neri Parenti vedi scheda film
Non uno tra i migliori film del ragioniere più sfigato di Italia, ma ancora si ride con i suoi siparietti comici e qualche gag divertente.
Plinio Fernando non può non divertire, è un comico nato, pari quasi a Jerry Lewis, e Milena Vukotic riesce sempre a calarsi bene nel ruolo di moglie di Fantozzi, che lo stimerà e supporterà fino alla fine dei suoi giorni, qualunque cosa accada.
La satira sociale, ormai, è solo un ricordo, perciò si passa direttamente al citazionismo parodistico – in primis "Lo squalo", che il ragioniere trova addirittura nella vasca da bagno, una pensata banale e un po' demenziale, che tuttavia, per com'è interpretata fa sorridere. Dopotutto, è innegabile che il surrealismo sia parte integrante di tutti i film della saga.
La trama anche stavolta si presenta come un collage di situazioni strampalate e sconnesse tra loro, dove si ripetono fatti ormai scontati, come il sentirsi inferiore di Fantozzi, la sua cotta per la signorina Silvani – che sembrerà dargli una speranza dopo il suo divorzio da Pina – il legame fraterno e non d’amore che lo lega alla moglie, la bruttezza della figlia Mariangela – degli stupratori preferiscono l’idea di violentare addirittura il padre, un uomo dunque, piuttosto che lei – e della nipote Ughina, che viene ingaggiata per recitare in uno dei sequel del film: “Il pianeta delle scimmie”, ma l’orgogliosa e affettuosa nonna glielo impedirà.
Per farla breve, l’intrattenimento c’è, ma non ci si deve aspettare nulla di inedito o particolarmente geniale – fatta eccezione per la sequenza della piovra che il ragioniere si ritrova di notte nel letto, mentre gli fa delle advances e lui cede convinto che si tratti della moglie, ma avrà un’amara sorpresa… giuro, lì ho riso come una matta.
Nel complesso una commedia simpatica quanto basta.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta