Regia di Luciano Salce vedi scheda film
Martellata in testa murato vivo nei cessi, autobus al volo, partita scapoli-ammogliati e la nuvoletta, la macchina distrutta, la vacanza andata a male, la Silvani a Calboni e Filini che organizza. Prendo la vecchia! e il povero pieruuugoooo, assassino di pechinesi. No Fantozzi.
Fantozzi esordisce con una martellata sbucando dai vecchi cessi della mega ditta (che raggiunge prendendo l'autobus al volo) dove era murato. Personaggio immortale quanto il suo servilismo. Sposato con la Pina ha una figlia, Mariangela, bella quanto Cita Hayworth, forse. Mai una soddisfazione. L'amico Filini è l'organizzatore dell'ufficio sinistri, ovviamente: partita scapoli-ammogliati per Fantozzi doppietta di autogol, vacanza dove si indebita per una barchetta e per farsi prendere in giro dal campeggio dei tedeschi, partita a tennis all'alba e come se non bastasse capodanno triste dove si fa distruggere la macchina.
Innamorato della signorina Silvani, la più bella dell'ufficio (meglio non immaginare le altre) riesce a strapparle un invito al giapponese ma per un equivoco le fa fuori il cane, portandola così definitivamente fra le braccia di Calboni, collega marpione e raccontaballe.
Fantozzi alterna momenti di codardia a momenti di dignità ma pur non essendo felice della situazione non fa nulla per migliorarla, oltre gli altri subisce se stesso e la sua monotonia, non rischia per paura di fallire. È il più grande perdente della storia (in)seguito dalla sua nuvoletta nei momenti sbagliati. Tifiamo tutti per lui perché in fondo ci fa tenerezza e ci fa ricordare che nella nostra vita uno come Fantozzi è sempre capitato di incontrarlo.
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