Regia di Luciano Salce vedi scheda film
Proverò a fare una critica in qualche modo "obiettiva", dal mio punto di vista e a prescindere dal fatto che "Fantozzi" sia divenuto un vero cult della cinematografia italiana. Il film di Salce/Villaggio è una pellicola comica all'insegna dell'iperbole e dell'esagerazione dai forti tratti caricaturali, in cui si fa una satira della vita impiegatizia frustrante e alienante, delle angherie dei dirigenti e del servilismo dei sottoposti. Villaggio ha il merito di aver inventato una delle poche maschere davvero originali del cinema italiano degli ultimi quarant'anni, ha saputo collegare a Fantozzi un efficace coro di caratteristi fra cui spiccano soprattutto la mortificata signora Pina di Liù Bosisio e la finta vamp signorina Silvani della Mazzamauro; la qualità delle gag è generalmente buona, con una mia preferenza personale per le scene del biliardo con l'esilarante rapimento della vecchia, e quella al ristorante giapponese col cagnolino della Silvani cucinato seduta stante. Tuttavia, i pregi finora esposti bastano a farne il capolavoro della comicità nostrana che qualcuno vorrebbe? A mio parere il film sconta una dipendenza eccessiva da una struttura ad episodi leggermente sfilacciata, che sarà ripresa paro paro nel successivo "Il secondo tragico Fantozzi", mentre si poteva provare a seguire la linea di una trama un pò più organica; anche il meccanismo delle continue umiliazioni di Fantozzi, per quanto alla base di gag divertenti, dopo un pò tende a diventare ripetitivo e a generare sazietà. La regia di Salce è professionale, funzionale alle gag di Villaggio, ma non si può dire che ci sia una particolare cura formale o la genialità visiva di altri maestri della comicità visiva come Jacques Tati o Woody Allen. Nel complesso, un voto di quattro stelle credo che sia comunque impossibile negarglielo.
voto 8/10
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