Regia di Luciano Salce vedi scheda film
"Lei venghi qui,no vadi li'..."recita "La ballata di Fantozzi",sui titoli di coda del primo film che vede protagonista il ragionier Fantozzi Ugo,creato per le librerie da Paolo Villaggio e trasposto con enorme successo anche sullo schermo.Personaggio -chiave dell'immaginario collettivo italiano degli ultimi trent'anni, Fantozzi è un travet con una mediocrita'innata,figlio di certe ispirazioni gogoliane e altre ancora di russa provenienza,nonche'dell'umorismo paradossale dei "Monty Phyton":coinvolto nell'estremizzazione di ogni rituale dell'uomo d'oggi consapevole di non essere un granche',il ragioniere ha moglie desolante,figlia orripilante,superiori carogne e colleghi infami,coltiva una passione inespressa per una collega sedicente sexy e volgarissima,subisce ogni prepotenza possibile,e quando gli capita infierisce su chi ritiene inferiore a se'.Salce fa bene a mettere gran parte del peso della riuscita del film sulle spalle di Villaggio,che è bravo anche nell'unica sequenza dichiaratamente triste,quella in cui un impietoso quadro dirigenziale si accanisce sulla figlia di Fantozzi,umiliandola.E forse è vero che un po'tutti si riconoscono ,qua e la',nelle allucinanti "prodezze" fantozziane.Peccato che siano stati fatti troppi film sul personaggio:ma all'epoca aveva una forza e un sarcasmo senza pari.
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