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Fantozzi

Regia di Luciano Salce vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Fantozzi

di axe
8 stelle

Il ragioner Ugo Fantozzi vive una quotidianita' allucinante. La sua giornata inizia in modo frenetico; una lotta contro migliaia di pendolari i quali non hanno riguardo verso alcuno, pur di timbrare il cartellino in orario. Giunto presso la sede della "megaditta", nell'organico della quale il nostro occupa una posizione infima, Fantozzi trova migliaia di pratiche, da lavorare mentre i colleghi s'intrattengono in chiacchiere e lunghe sessioni di "battaglia navale". Tormentato dal continuo pensiero per una moglie - Pina - sciatta oltre misura ed una figlia - Mariangela - oggettivamente ...  bruttina, le quali gli vogliono bene nonostante egli non sempre le tratti con riguardo - Fantozzi tenta continui approcci verso la vanitosa collega signorina Silvani, che non ricambia l'attrazione, preferendogli il fanfarone "parvenu" Calboni, ma la sfrutta per mero interesse. E' vittima degli "eventi" organizzati dal benevolo ma pasticcione geometra Filini, i quali si concludono in dolorosi disastri, cosi' come ogni suo tentativo effettuato per migliorare la propria condizione, sia esso un invito a cena per la signorina Silvani, come un gesto di ribellione contro i "padroni", gli ammanicatissimi manager della "megaditta", che hanno assoluta liberta' di disporre della vita dei loro sottoposti. Diretto da Luciano Salce nel 1975 su inspirazione dell'omonimo romanzo scritto da Paolo Villaggio, il quale ne interpreta in modo magistrale il protagonista, "Fantozzi" e' la storia tragicomica del piccolo-borghese del suo tempo. Fisicamente non impeccabile, vestito in maniera raffazzonata, condannato a viaggiare a bordo di una scalcinata vetturetta, il ragioniere e' costantemente vittima di delusioni, umiliazioni, sfortune le quali frustrano non solo le sue ambizioni, ma anche il semplice voler essere pari agli altri. Non lo aiutano i modi affettati, l'indole bonaria, la perenne insicurezza. La sua natura di "vaso di coccio" tra "vasi di ferro" e' immediatamente chiara a chunque interagisca con lui. I suoi avversari sono l'arrivismo, l'egoismo e la caoticita' dei colleghi; il dispotismo "padronale"; la burocrazia; la malasorte. Senza dubbio, si ride durante la visione; le gestualita' ed espressivita' di Paolo Villaggio, il quale e' circondato da bravi attori nei ruoli dei comprimari (Gigi Reder, Filini; Anna Mazzamauro, Silvani; Giuseppe Anatrelli, Calboni; Liu' Bosisio, Pina; Plinio Fernando, Mariangela) non consentono altrimenti. Ma si riflette, e si rimane dispiaciuti nel vedere il protagonista umiliato, ora nella persona, ora negli affetti. Fantozzi e' una persona che ... non riesce. Una vittima dei tempi, dello straniamento della vita moderna, della competitivita', del perbenismo, della complessita' di una societa indifferente alle sorti del singolo e, nonostante le apparenze, rigidamente divisa in caste. Ancor piu' sventura gli porta il voler "trasgredire" - gli approcci con la signorina Silvani sono fonte di guai inimmaginabili; ancor di piu' il voler seguire i dettami del "rivoluzionario" dell'azienda, un chiacchierone molto bravo con le parole, meno con i fatti. Il film e' costituito dal racconto di una serie di episodi della vita del protagonista concatenati tra loro, introdotti ed accompagnati da una voce narrante; una struttura pressocche' immutata nei numerosi sequel. Tra le piu' divertenti sequenze, quelle del ristorante giapponese, quella della clinica-lager per il dimagrimento, quella iniziale, che lo vede impegnato in una serrata lotta contro le lancette dell'orologio, le quali corrono veloci, rendendogli arduo l'arrivare in ufficio in orario. Il personaggio e' entrato nell'immaginario collettivo, rimanendo indissolubilmente legato a Paolo Villaggio, grazie ai moltissimi seguiti, anche "apocrifi". Rispetto ad essi, maggiormente votati alla comicita', questo primo pur fortunatissimo episodio appare grezzo, realizzato con pochi mezzi; eppure molto gradevole poiche' unisce alla comicita' ed alla commedia, interessanti spunti di riflessioni circa la societa' dell'epoca ed il rapporto del singolo con essa.

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Ultimi commenti

  1. ezio
    di ezio

    È restato nella storia...

    1. axe
      di axe

      Eh si. Di quei film che puoi vedere o tanto per ridere, o anche - e soprattutto - per riflettere.

    2. claudio1959
      di claudio1959

      Film da conservare

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