Regia di Xan Cassavetes vedi scheda film
La storia di Z Channel, leggendaria tv via cavo statunitense che programmava cinema di qualità e in quantità, a cui capo risiedeva la tormentata figura di Jerry Harvey.
A quattro anni di distanza dal cortometraggio Dust (2000), che ne aveva segnato l’esordio registico, Xan Cassavetes realizza il suo primo lungometraggio con questo Z Channel – A magnificent obsession. È un documentario parecchio approfondito e dettagliato – la durata di due ore tonde non lascia dubbi in merito, il montaggio molto rapido aiuta a dare ritmo – su una leggendaria tv via cavo che portò nelle case degli americani fra il 1974 e il 1989 una programmazione cinematografica ardita e al contempo di successo, che sapeva mescolare titoli vecchi e nuovi, director’s cut fino a quel momento pressoché introvabili (compreso quello di Novecento di Bernardo Bertolucci) e opere minori di grandi autori, nonché pellicole da tutto il mondo compresi i film di genere italiani – come racconta in questo lavoro Quentin Tarantino, fra gli intervistati. Ma a elogiare Z Channel e il suo fondatore Jerry Harvey ci sono anche James Woods, Jim Jarmusch, Robert Altman e molti altri, tutti concordi nel ritenere la tv di Harvey un’impresa azzardata, ma assolutamente vincente. La morte per suicidio di Harvey, nel 1988, determinò il declino del canale, anche se il suo culto è rimasto vivo nel cuore e nella memoria di tanti appassionati. Xan Cassavetes è figlia di John Cassavetes e Gena Rowlands: indubbiamente il cinema è nel suo dna. 6/10.
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