Regia di Zhang Yimou vedi scheda film
Di nuovo un film furbo, non brutto sia ben chiaro, ma furbo, di nuovo un cappa e spada alla cinese con duelli, colori sgargianti e colpi di scena. Il regista cinese ( evidentemente omonimo del regista di Lanterne Rosse ) decide di rifare grossomodo il film precedente con poche differenze. qui il registro narrativo è quello del melodramma, dell'amore impossibile che alla fine conduce alla morte i due innamorati. Qui il sacrificio è amoroso, li è quasi politico, qui la protagonista è femminile ma nemmeno lontana parente dei personaggi femminili che il regista aveva costruito nel film citato. I casi sono due: o il nostro vuole diventare il regista <<popolare>> cinese oppure veramente si tratta di un caso di omonimia.
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