Regia di Zhang Yimou vedi scheda film
Ovviamente la ragazza cieca cieca non è, come nella migliore tradizione dei falsi invalidi cinematografici, dal Benigni di "Johnny Stecchino" al Kitano di "Zatoishi". "La foresta dei pugnali volanti" è un buon film, visivamente eccezionale e coinvolgente, narrativamente piuttosto convenzionale e con qualche momento prolisso e insistito. Le scene d'azione sono girate come Dio comanda, come non si vedeva da anni: movimenti plastici e fluidi che danno l'idea della leggerezza dei movimenti di questi personaggi che sembrano vivere un metro sull'aria. Purtroppo la storia è molto prevedibile e troppo priva d'ironia, per ambire allo status di capolavoro. Capolavoro lo è, ma solo dal punto di vista figurativo: un difetto di sceneggiatura è ciò che manca a questo film diretto con maestria inconsueta (nel senso che l'abilità del regista è qui di tipo diverso rispetto al passato) da Zhang Yimou, che già con "Keep Cool" (1997) si era dimostrato ottimo regista d'azione, e interpretato con grande intensità dal terzetto dei protagonisti Kaneshiro, Lau e Ziyi. Si tratta comunque di uno spettacolo assolutamente valido. (28 marzo 2006)
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