Regia di Jonathan Nossiter vedi scheda film
È facile capire i motivi del “caso-Mondovino”, documentario enologico dell’americano Jonathan Nossiter: è un film a suo modo no-global ed è un inno alla “eccezione culturale”, un elogio dei piccoli produttori vinicoli all’antica d’Italia e di Francia che combattono la globalizzazione vinicola targata Napa Valley, California. È quindi comprensibile che i francesi l’abbiano adottato e ne abbiano fatto una sorta di “manifesto”. Ciò non di meno, continueremo a chiederci perché Mondovino sia finito addirittura in concorso al festival di Cannes; e perché i principali giornali francesi («Un’epopea», “Le Monde”; «Una commedia balzachiana», “Première”; «Sensazionale», “Libération”; «Lo amiamo», “Studio”) vogliano farci credere che si tratti di un grande film, anziché di un curioso pamphlet del tutto interno a una polemica economico-gastronomica di non primaria importanza. Mondovino è una galleria di ritratti di viticultori, sullo sfondo della guerra delle vigne scatenata dagli americani. È un’interessante puntata di Linea verde: un po’ troppo lunga, e girata male (quella videocamera traballante in stile Dogma!). Il cinema è un’altra cosa.
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