Regia di Apichatpong Weerasethakul vedi scheda film
L’ULTIMA FATICA DEL REGISTA THAILANDESE WEERASETHAKUL LASCIA DAVVERO INCREDULI.
UN FILM SPIAZZANTE,TROPPO LONTANO DAL CANONE “OCCIDENTALE”AL QUALE SIAMO TUTTI ABITUATI. SCONVOLGENTE LA SUA “LENTEZZA”,POCHISSIMI I DIALOGHI E LACUNOSA LA STORIA.ALCUNE SCENE DURANO DECINE DI MINUTI SENZA CHE ACCADA PRATICAMENTE NULLA E LA RECITAZIONE,BEH,RESTA PER GLI ATTORI UN SIMULACRO IRRAGGIUNGIBILE.
SE L’INTENTO DEL REGISTA ERA QUELLO DI IRRITARE E STORDIRE IL PUBBLICO,C’E’ RIUSCITO IN PIENO. ANCHE VOLENDOLO “LEGGERE” IN CHIAVE SURREALISTA,IL FILMETTO NON RIESCE A FARSI DEL TUTTO APPREZZARE,ANZI RESTA PUR SEMPRE UN’OPERA TROPPO “IMPEGNATA” E D’AVANGUARDIA.
ECCELLENTE LA FOTOGRAFIA E RIUSCITA L’ULTIMA PARTE. ALCUNE IMMAGINI(LO SPIRITO DEL BUE CHE SI ALLONTANA)SONO OTTIME ED INCUTONO ANCHE UN PO’ DI PAURA MA,PER IL RESTO,CALMA PIATTA.
L’UOMO E LA GIUNGLA,LA STORIA E LA LEGGENDA,LA LUCE E LA TENEBRA… UN’ESPERIENZA INTERAMENTE SOGGETTIVA AL LIMITE CON LA FANTASIA,NEL CUORE DELLA GIUNGLA DOVE CONTA SOLO CIO’ IN CUI CREDI.
IMPOSSIBILE,COMUNQUE,FARNE UNA LETTURA ESCLUSIVAMENTE “CONTENUTISTICA”. APPREZZARE “TROPICAL MALADY” SIGNIFICA “SOPPORTARE” DUE ORE DI PURO MARTIRIO, MA IN UN FILM SI CERCA MOLTO DI PIU’.PECCATO,PERCHE' DI ORIGINALITA' CE NE E' MOLTA E LE IDEE NON MANCANO.
VOTO: 2.
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