Regia di Lucrecia Martel vedi scheda film
Date retta a me, la niña non è santa. Dalla trama e dalla scheda mi aspettavo un certo tipo di film, ma devo dire che, già ai titoli di testa, l'aver visto il nome di Almodòvar tra i produttori mi ha fatto suonare il classico campanello. Dunque, dal punto di vista cinematografico il film non è male. E' forse solo un tantino amorfo, e mi infastidiscono un po' i troppi primi piani e la mancanza quasi totale di inquadrature sugli ambienti. Per il resto, scorre abbastanza bene e se la cava nel gestire più personaggi. Discreti anche i riferimenti alla loro vita sentimentale, che è perlopiù precaria. Gli attori se la cavano benino.
I problemi nascono nell'impianto ideologico-spirituale del film. L'idea di santità che c'è nella pellicola non è certo quella cristiana. Ne è casomai una totale storpiatura, in polemica con la vera santità. Che cosa ci sarebbe di santo nella ragazza protagonista? Si bacia con la sua amica, si masturba, e tenta di andare a letto con un professore con tanto di moglie e figli. Che cosa vuole fargli “capire” o da cosa vuole “redimerlo”? Dalla sua famiglia? Dalla fedeltà alla moglie, che è già traballante? Cerca di farsi coraggio in questa azione recitando le litanie della Madonna? La ragazza è casomai un piccolo demonio, specie per la sua finta dolcezza, la sua finta innocenza, e il suo finto candore. Ma anche le altre ragazze sono tutt'altro che innocenti fanciulle. Una fa sesso anale con l'amichetto, perché vuole restare vergine fino al matrimonio (non so se ridere o piangere). Gli stessi discorsi delle ragazze a quelle lezioni (che cosa sono? Lezioni di religione a scuola? Catechismo? Io non l'ho capito) sono blasfemi, assurdi e parodistici. Abramo sarebbe stato ispirato dal demonio ad andare a sacrificare il figlio Isacco, e le storielle che le ragazze raccontano – che dovrebbero essere spirituali e pedagogiche – mettono in realtà in ridicolo la fede cattolica, che sarebbe assurda e contraddittoria.
Insomma, dal punto di vista del discordo e del messaggio, il film mi sembra un pastrocchio blasfemo e irriverente, mascherato da una finta bontà e da una finta e contraffatta.... santità.
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