Regia di Chan-wook Park vedi scheda film
Quando ..., anzi ..., semmai un giorno lontano la senilità dovesse avere effetti sulla mia memoria sono piuttosto sicuro che non dimenticherò un paio di scene di questo film:
+ la prima, quando il protagonista divora un polpo crudo (solo in una città al mondo è possibile rivedere dal vivo tale scena, sul lungomare di Bari nei pressi del teatro Regina Margherita, davanti a bancarelle dove l'amore culinario per le 'crudità' viene palesato senza fronzoli e in pubblico, come in Old Boy); (se non resistete alla curiosità vi segnalo questo link: http://www.youtube.com/watch?v=L6sJU30NVPQ)
+ la seconda, quando in uno stretto corridoio la telecamera segue il protagonista intento ad affrontare decine di nemici, con un coltello conficcato nella schiena riesce a sconfiggerli velocemente uno dopo l'altro. Scena fumettistica e indimenticabile. (Per rigustare solo questa scena vi segnalo questo link: http://www.youtube.com/watch?v=eRBwvIX7Sao).
Old Boy mi fu consigliato, ma non lo vidi sino all'autunno dello scorso anno. La prima volta che lo guardai rimasi folgorato, conquistato e allo stesso tempo scioccato dalla trama e dalle sue immagini. Non riuscii a metabolizzare le sensazioni ed infatti mi astenni dal commentarlo o indicare neppure un voto. Avevo bisogno di tempo! Ad un anno di distanza, la seconda visione mi ha cristallizzato qualche idea. Old Boy è diventato uno dei miei film preferiti di tutti i tempi ed ha aperto le porte dell'amore' con il cinema coreano, ma anche quello asiatico. In sostanza, Old Boy è stata la fessura di una luce che mi ha fatto scoprire il luminoso mondo del cinema orientale moderno. Old Boy per me ha avuto un ruolo importante e rimarrà per sempre tra i miei film preferiti.
Un cenno sulla trama ... Un uomo ubriaco, chiamato Dae-su, è in fermo di polizia. Un suo amico lo preleva dalla stazione di polizia con l'intento di riportarlo a casa. Mentre l'amico fa una rapida chiamata da un telefono pubblico, Dae-su scompare incomprensibilmente per quindici anni. Durante questo lungo periodo Dae-su è rinchiuso in un monolocale senza una spiegazione, senza sapere se e quando uscirà. Durante la incomprensibile detenzione è accusato degli omicidi di sua moglie e sua figlia. Dopo quindici anni Dae-su verrà rilasciato, ancora una volta senza una spiegazione, ma nei giorni successivi scoprirà cosa gli è accaduto e 'sfogherà' la sua vendetta.
Ci sono così tanti aspetti che mi piacciono di questo film, tanto che è difficile sapere da dove cominciare. La parte più bella, forse, per me, è la trama. Il mistero e l'intrigo che la pervade mi fanno pensare che sarebbe piaciuta anche ad Hitchcock. Quando lo si vede per la prima volta non si ha idea di dove, come e perchè andrà il seguito. Il finale mi lasciò a bocca aperta e regala tra i migliori colpi di scena cinematografici. Lo spettatore conosce solo i fatti che sa il protagonista Dae-su e nulla di più. La trama è lineare e tutt'altro che complessa.
Un'altrà peculiarità di Old Boy, e anche del suo regista Park Chan-wook riscontrabile in altri suoi film, è la fotografia e lo stile visivo. Un'atmosferà un pò triste e deprimente, oserei dire anche noir. C'è molta azione e anche spargimenti di sangue, ma tutto ha uno scopo; non è mai violenza fine a se stessa come nei film di Quentin Tarantino, anche se ho letto che al regista statunitense gli piace molto questo titolo. Anche io ho qualcosa in comune con Tarantino! Devo preoccuparmi?
Il film si avvale di una scarsa illuminazione, che lo rende noir anche nella luce; ciò aiuta la rappresentazione di un mondo quasi onirico e spesso brutale.
Ritorno sulla scena del corridoio quando Dae-su torna al suo luogo di prigionia ed affronta decine di nemici. È una scena magistrale. La telecamera segue la lotta su e giù per il corridoio con un angolo di 90 gradi rispetto all'azione. La lotta è claustrofobica e incredibilmente assurda, perchè un uomo solo che combatte contro tanti altri armati nel giro di pochi secondi fa pensare ad un supereroe, ma Dae-su non è tale, infatti è accoltellato e ferito, rimane senza fiato. La sua 'superpotenza' deriva piuttosto dalla sua sete di vendetta.
Altra scena mitica, oltre quella del polpo, è anche quella nella quale si fanno saltare i denti con il martello. Ma ora basta ... non aggiungo altro, altrimenti 'metto troppa carne a cuocere'.
Old Boy è un film di rara bellezza, intelligente, spiritoso, violento, teso, misterioso, scioccante, ben recitato e ben girato. Non è un film perfetto, ma garantisco che vi piacerà. A chi non piace gli offro un polpo crudo da mangiare subito [contattatemi privatamente]. Voto 8 e ci va strettissimo, senza generosità.
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