Regia di Chan-wook Park vedi scheda film
Vendetta, sempre vendetta; il tema fondamentale della cinematografia orientale ma ogni tanto delle variazioni si trovano e gustarle è un vero piacere. Old Boy trasforma il valore della vendetta, lo spoglia della sua aura di giustizia ed infine lo polverizza in minute scaglie di vetro macchiate di sangue. La colpa del protagonista in fin dei conti è perdonabile ma innesca un vortice di vendetta che risucchia, come un enorme buco nero, i protagonisti e coloro che gli stanno accanto. Le immagini oscillano tra la poesia e l'immaginazione ed il crudo realismo, attingendo a piene mani dalle più abusate tematiche del cinema orientale ma reinterpretando ad adattando in chiave originale. Non mancano le forzature (l'ipnosi, l'invulnerabilità del protagonista) ma non se ne abusa e si lascia che diventino funzionali alla storia, a volte persino metaforiche. I protagonisti sono bravissimi, la regia attenta ed esteticamente bellissima, la colonna sonora precisa e puntuale nel sottolineare i vari momenti ed i dialoghi molto interessanti. Dura parecchio, colpisce diretto allo stomaco ma dice quel che ha da dire senza giri di parole e sottintesi; un film da vedere, consigliato sicuramente agli amanti del genere. Voto: 8.
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