Regia di Agnès Jaoui vedi scheda film
Seguo ormai da anni la raffinatissima cinematografia della coppia Jaoui/Bacri e anche questa volta non mi ha deluso. I personaggi però sono veramente antipatici ad eccezione del ragazzo extracomunitario che camuffa le sue origini dietro al nome francese di Sebastien. Sebastien è l'unico che ha il coraggio di dire che non gli piace il coniglio. Gli altri lo mandano goù a forza per compiacere il potente editore Bacri. Il film è molto parlato e anche un po' freddo in questa rappresentazione glaciale di individui avidi di successo e di esteriorità, che regolano i loro interessi in base all'opportunismo. Persone che hanno veramente perso la strada dei sentimenti. In questa visione si sente un po' la mancanza della lievità (anche solo apparente) dei film precedenti. Ma questo non è un limite e a chi sa guardare rimane un po' il senso di amarezza per la meschinità che riescono a raggiungere i protagonisti. La redenzione tocca solo taluni personaggi ed è per lo più al femminile. In definitiva un bel film francese.
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