Regia di Olivier Assayas vedi scheda film
Una vita esagerata e il prezzo da scontare per averla vissuta.Emily è la moglie di un rocker di successo.Hano un figlio ma per la carriera musicale lo lasciano dai genitori di lui e loro vivono la classica vita on the road dei musicisti:sesso,droga e rock 'n'roll.Una sera una dose eccessiva si porta via il marito ed Emily scivola nell'incubo.La sua vita viene azzerata,resettata.Da una vita di eccessi passa ad una vita meno che ordinaria con pochi soldi,una dipendenza dagli stupefacenti da superare e tutta una serie di ricordi dolorosi legati al passato da superare.Emily da Vancouver torna a Parigi dove fa la cameriera in un ristorante cinese di un suo parente.Fino a che l'ex suocero gli fa vedere il figlio e la musica si riaffaccia nella sua vita nel modo giusto.Il film di Assayas vive della prova intensa di Maggie Cheung che aderisce straordinariamente al suo personaggioSono poi straordinari i duetti che vedono Nick Nolte protagonista assieme all'attrice orientale. Emily cerca un suo centro di gravità ma non riesce ad identificarlo,cerca di elaborare il lutto che l'ha annichilita con la sensazione di essere colpevole e di dover espiare la colpa che la opprime,cerca di guardarsi intorno alla ricerca di un appiglio e annaspa disperatamente.Il figlio che praticamente non ha mai conosciuto è tutto quello che cerca.Anche lei ha la possibilità di riscattarsi,finalmente può essere competamente madre.L'approccio di Assayas nella parte americana del film mi ha ricordato parecchio il Wenders di Paris,Texas.La cinepresa si muove lenta ma fluidamente ad esplorare gli enormi spazi silenziosi che la circondano quasi con meraviglia.Tutto il contrario della vivacissima Parigi o della Londra brulicante di variegata umanità compressa in strade superaffollate.La storia del riscatto di Emily è raccontata senza retorica ,con stile minimalista,la politica dei piccoli passi,sembra che non succeda nulla eppure la vita di Emily viene inquadrata da una prospettiva sempre nuova.Dagli insuccessi,dai tentativi infruttuosi di rimanere a vegetare nel mondo che aveva già conosciuto alla consapevolezza di avere una dignità,di avere la missione di disintossicarsi completamente,per cominciare a riscattarsi.Presto o tardi il riscatto arriva .E che bello quello sguardo che si apre sull'immensità della baia di San Francisco...
regia che bada bene a stare incollata ai suoi personaggi e agli spazi e alle proporzioni americane
ottima
non male
prova maestosa
molto misurata
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta