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Ghost in the Shell - L'attacco dei cyborg

Regia di Mamoru Oshii vedi scheda film

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steno79

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La recensione su Ghost in the Shell - L'attacco dei cyborg

di steno79
9 stelle

La mia recensione del primo Ghost in the Shell ha avuto un numero elevato di commenti anche molto lunghi e approfonditi, quindi in un certo senso mi "toccava" anche la visione del seguito "Ghost in the Shell: l'attacco dei cyborg". Devo dire che ero partito un po' prevenuto, viste alcune difficoltà riscontrate con il primo, ma il film è riuscito in buona parte a sorprendermi: innanzitutto per l'eccellente qualità delle animazioni, che anche ad un occhio inesperto come il mio si rivela nella sua evidenza, con un utilizzo misto dell'animazione tradizionale e di quella computerizzata che però non disturba, ma mi é sembrato che aggiungesse maggiore definizione alle figure e agli sfondi eminentemente pittorici di parecchie sequenze. L'utente Genga 009 lo dichiara addirittura il secondo migliore film animato della storia da un punto di vista della qualità tecnica, e se lo dice lui un motivo ci sarà, nonostante che l'accoglienza della stampa americana sia stata piuttosto fredda nel complesso. La trama è sempre criptica, ma nel complesso è risultata meno faticosa per il sottoscritto rispetto al primo capitolo, perché lo svolgimento del plot ha un andamento meno frammentato, forse più compatto, che richiede sempre uno sforzo attivo di decodifica da parte dello spettatore, ma dove si riesce a procedere in maniera più spedita senza farsi ingabbiare dallo spettro dell'incomprensione. Alcune perplessità le mantengo sui dialoghi, a tratti troppo citazionisti e un po' farraginosi, dove il regista Mamoru Oshii vuole inserire troppi contenuti filosofici ed esistenziali e a tratti rischia di confondere le idee allo spettatore. Resta opera di grande fascino visivo-spettacolare, una fantascienza animata per adulti che propone riflessioni inquietanti sulle commistioni fra uomo e robot, una riproposta di atmosfere Noir ovviamente debitrice di Blade runner con alcune scene di antologia come la sfilata dei carri, realizzata grazie al supporto del tanto detestato Studio Ghibli. La promozione a protagonista del cyborg Bato tutto sommato funziona, aprendo il film a prospettive diverse rispetto al primo capitolo, e l'apparizione del maggiore Kusanagi nelle scene finali é un piccolo colpo di genio. Pur con qualche lieve dubbio, che mi porta nel complesso a preferire alcune opere di Miyazaki da me visionate in precedenza, mi appresto comunque a riconoscere i notevoli meriti formali e a dargli la patente di capolavoro. 

Voto 9/10

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