Regia di Paolo Sorrentino vedi scheda film
Un uomo (un fantastico Toni Servillo) vive rinchiuso in un albergo portando avanti loschi traffici; solo e malinconico finisce per innamorarsi della barista dell’albergo. Secondo film di Sorrentino (2004) e tra i suoi migliori. Lo stile manieristico e vagamente surreale del regista Napoletano risulta qui essenziale e privo di orpelli; molte le riflessioni implicite che la storia racchiude, ad esempio (ma non solo) sul significato dell’amore e sul trascorrere del tempo. Notevole dall’inizio alla fine.
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