Regia di Paolo Sorrentino vedi scheda film
progetti per il futuro:...... come di girolamo si fa castelli sugli avventori dell'asettico hotel nel quale vive in svizzera, lui ne fa anche per se, scrivendoli su di un piccolo notes. confinato in quel non-luogo dalla mafia che lo ha graziato per aver perso un sacco di soldi in investimenti sbagliati, è costretto a fare il trasportatore di contanti sporchi alla banca. ha una ex moglie e tre figli che non gli vogliono parlare, ai quali telefona per stare spesso in silenzio. magari non se li ricorda nemmeno più. disabituato ai rapporti con gli altri, si relaziona solamente con il direttore dell'hotel e due anziani coi quali gioca a carte e perde regolarmente soldi, truffato dal vecchietto che dice alla moglie di diventare sempre più bravo. un quartetto di mirabile tristezza. di girolamo un uomo non-uomo appartanente alla setta degli insonni, con il vizio del fumo e della droga una volta a settimana da 24 anni ogni mercoldeì mattina. disabituato, forse un revenant che deambula immobile nella sua non-espressione tra un giretto sul lungolago e un costosissimo lavaggio del sangue in una lussuosa clinica. ha un altro vizietto... origlia alle porte dei vicini (con un predilezioni per i due vecchietti ex-propietari dell'hotel nel quale è concesso loro di vivere, occupandone una stanza ricolma di ciò che rimane della loro fortuna, del loro passato, della loro famiglia) auscultandole con uno stetoscopio. una prerogativa degli appartenenti alla cosiddetta setta degli insonni. un film affascinante ammantato di bei vestiti e atmosfere eleganti per ricoprire loschi traffici di denaro sporco, lavato e ripulito en passant per quelle banche così numerose e come dice sorrentino, così diverse e lontane dalle banche di uso comune di gran parte dell'italia. progetti futuri: non sottovalutare le conseguenze dell'amore. potrebbe comparire con le fattezze di un esile e giovane cameriere del bar dell'hotel. la ragazza entra di prepotenza nella sua non-vita, ma quando dopo avergli usato violenza, volendo sapere di lui, non si presenta a prenderlo per andare a festeggiare il suo cinquantesimo compleanno, decide di rispondere all'invito della mafia per spiegare la sparizione dell'ultima valigia recapitatagli... mentre si reca alla morte, mediante cappotto di cemento, assistiamo a ciò che è successo. ritroviamo la valigia aperta sul letto dei due vecchi coniugi. e mi piace pensare che di girolamo gliel'abbia fatta aver per permettere al marito di morire in modo rocambolesco. sorrentino è bravo nell'accompagnarci nella vita di questi tre personaggi, polverosi e decrepiti fantasmi delle persone che furono. di girolamo dice che una volta era un nome della finanzia, così come raffaele pisu era un nome che la fama lo precedeva. stupenda la scena in stanza mentre pisu e la goodwin si preparano per andare a letto e ricordano i mobili antichi, i gioielli i quadri che hanno dovuto vendere per far fronte ai debiti... le conseguenze dell'amore fanno fare progetti di morte. a titta per abbandonare una volta per tutte la non-vita che conduce in quella segregazione e ma anche alla goodwin che dice al marito: "siamo vecchi, moriremo e se tu morirai prima di me io ti seguirò subito dopo per crepacuore". violentemente abbacinante l'uso della musica, e interessante la recitazione. ho letto che servillo lavora in sottrazione, io non lo trovo esatto. anzi l'ostentata sottrazione secondo me è un lavoro teatrale che si fa sentire tantissimo, tant'è che all'inizio, prima di tuffarmi nel film, la trovavo fastidiosa.
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