Regia di Paolo Sorrentino vedi scheda film
Mettendo qui un po' da parte il suo abituale stile cinico e grottesco, Sorrentino costruisce un film sinceramente toccante e commovente.
Come in quasi tutte le pellicole del regista campano, la psicologia del protagonista emerge lentamente. Allora vediamo Titta De Girolamo (Servillo) aggirarsi per il mondo con un'innaturale lentezza, quasi fosse un fantasma. Piano piano capiamo che è depresso, stanco di tutto, che nulla lo emoziona più e non ha neanche più la forza di sognare. E' divorziato con dei figli che non gli parlano, fa uso di droga e porta frequentemente dei soldi in Svizzera per conto della mafia che lo ricatta e non ha nessuna voglia d'imbarcarsi in una relazione con una giovane donna che gli tiene costantemente gli occhi addosso (anche se lui la scruta e la osserva con ossessiva ammirazione). Rifiuta di vivere perché ha paura di soffrire ancora e vive in una dimensione senza tempo, immerso nel ricordo e nella reminiscenza, al punto da considerare il suo migliore amico un tizio che non vede da vent'anni. Si rifugia insomma nel passato per estraniarsi dal presente. Tuttavia, si ripromette sempre di aver fiducia nelle persone, sembra l'unica speranza che lo mantenga ancora in vita: la fiducia nelle persone.
Due cose però gli succedono: dato che soffre d'insonnia, ascolta le conversazioni di un'anziana coppia impoverita e si accorge che il marito, nonostante sia ormai vecchio, è ancora voglioso di vivere; la seconda (connessa alla prima) è che un giorno, incredibilmente, accetta le avances della donna che lo corteggia, incurante delle temutissime conseguenze dell'amore ed i due pian piano fanno amicizia.
Purtroppo una gang rivale gli ruba la valigia col denaro da portare in Svizzera e per Titta, che stava riprendendo a vivere, si mette parecchio male, perché deve convincere Cosa Nostra che non è stato lui a prendere i soldi. Continuerà ad avere fiducia nelle persone?
Oltra alla magistrale interpretazione di Toni Servillo, che infonde al personaggio una sofferenza così profonda che va oltre l'esteriorità, ma si legge nello sguardo velato, nei lunghi silenzi e nel tono di voce spento, il film conta anche per un'atmosfera che appare costantemente pesante e schiacciante ed una tensione drammatica infallibile. Le conseguenze dell'amore è soprattutto un film sentimentale, quasi romantico, in cui le sensazioni dei personaggi hanno il ruolo principale, ma è altresì un saggio impeccabile sull'uso che si fa del ricordo e della reminiscenza per affrontare il presente.
Tabellino dei punteggi di Film Tv ritmo:2 impegno:3 tensione:2
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