Titta di Girolamo, un distinto cinquantenne, vive da otto anni in una camera d'albergo di una cittadina della Svizzera italiana. Apparentemente ha passato tutto questo tempo senza lavorare, trascorrendo le sue giornate al bar dell'hotel tra una sigaretta e l'altra. L'unico elemento che turba questa routine è l'arrivo, una volta al mese, di una valigia che viene depositata davanti alla sua porta. Quali segreti nasconde?
Note
"L'abitudine alla vita non è un buon motivo per vivere", diceva Jean-Claude Izzo. Al di là dei risvolti noir, dell'esigenza di un colpo di scena esplicativo che forse non è poi così importante, la seconda pellicola - dopo _L'uomo in più_ - del regista napoletano lavora su questo tema: sull'abitudine, sul vuoto, sulla mancanza di senso dei gesti e dei pensieri di un individuo alla deriva. Calato in una dimensione squisitamente metafisica, allora, quello di Sorrentino diventa un grande film. Non importa, cioè, che "dietro" ci sia una storia di mafia, e che la fine di Titta rimandi simbolicamente alla sua ormai appurata "imbalsamazione" (pietrificato di fronte a tutto, alla vita come alla morte). In fondo, il senso del film è già nel suo essere così sospeso, "svuotato", liquido. Non a caso, Sorrentino e il direttore della fotografia Luca Bigazzi ci mantengono all'esterno, schermando la visione attraverso vetri e filtri e facendoci assistere alla tragedia del protagonista (straordinaria la prova d'attore di Servillo) come fosse immerso in una sorta di acquario.
Magnetici gli occhi della Magnani. Fantastica la scena del cemento. Carina l'idea della valigia, ma, nel complesso è inespressivo come il protagonista. 5-
La routine della vita, il vuoto che ne consegue, momenti che si ripetono nel tempo accompagnati da simboli visivi e azioni meccaniche senza senso. Un giorno la volontà di andarsene in modo sorprendente, come svegliarsi di soprassalto con una sveglia che ci butta giù dal letto. Grande Servillo. Grande la fotografia. Capolavoro di Sorrentino. Voto8
Invidio chi riesce ad apprezzare questa patina di "autorialismo forzato" che ha poca sostanza. Io onestamente fatico a restare fermo e lo trovo una tortura. Amen.
Dopo il suo ultimo, sublime e filosofico Youth, il film più interessante del regista, secondo me.
Vogliamo più film così e meno caz*ate con Massimo Boldi e combricola che fanno cag*are. Insopportabili.
Comunque un grande Tony Servillo in un bel film con una parte finale interessante.
Film meraviglioso che tratta il tema della solitudine ! Toni Servillo che recita per sottrazione è un piacere per gli occhi. Brava e bella Olivia Magnani.voto 9
Film particolare, all'inizio mi ha snervata, ma col passare dei minuti, diventa sempre più coinvolgente, e chi lo vede fino alla fine capisce il perchè si intitola così! Mitico Toni Servillo!
mi devo ricreder,nonostante Sorrentino sia u n regista italiano,che con il cinema, salvo rari casi non c'entano nulla. mette in atto un'incredibile situazione ad intermittenza e ad orologeria.questo è un grande film
Cert non siamo di fronte ad un film che riempirà le sale o di facile fruizione…però affascina, pian piano prende ed appassiona (anche se è un po' carente sul versante immedesimazione con i personaggi, certamente un buon film.
Film che va avanti a sprazzi di buone inquadrature. La caratterizzazione del protagonista risulta talvolta appesantita da battute sentenziose e da furbe scorciatoie. Film incompleto ma godibile
Uno dei film migliori visti negli ultimi anni. Grande prova di Sorrentino che si conferma uno dei più interessanti registi italiani. Strepitoso Toni Servillo.
Un film che riecheggia la media dei film italiani d'autore, assolutamente non brutto ma tetro ed incompleto. E' comunque un signor film, il classico film italiano.
Non riesco, non riesco a farmelo piacere ; secondo me vi è troppa staticità palesemente imposta dal regista e non dalla vicenda, la quale , se non fosse cristallizzata in moduli da palcoscenico, risulterebbe alquanto interessante. Vi ritrovo l'Antonioni dell' incomunicabilità portata all'esasperazione, il Resnais di Marienbad e l'ambientazione… leggi tutto
Sorrentino con la macchina da presa ci sa fare per davvero.
Basta vedere la scena dell'arrivo di Titta Di Girolamo alla corte del boss per capirlo. Una magnifica carrellata senza stacchi dove l'immagine non è solo in movimento, ma essa stessa diviene movimento, portandoci tutto d'un fiato fra le braccia del famigerato capo.
Riprese panoramiche, giochi di specchi, prospettive… leggi tutto
Non è una lista dei film maggiormente rappresentativi della generazione Z, cioè dei nati tra la fine degli anni Novanta del XX secolo e l'inizio degli anni Dieci del XXI secolo.
Si tratta di una…
Non si capisce perché si dia sempre per scontato che lo spettatore debba sorbirsi impunemente qualsiasi panzana che "l'autore", "l'artista", in questo caso "il regista", si degni di propinargli. Nella fattispecie, il fruitore dovrebbe far finta di credere che, citiamo in ordine sparso: in un albergo svizzero persone con la faccia da galera entrino ed escano liberamente, armati di…
Al contempo furba e sincera, la 2ª stag. (5 ep. da ca. 45’ l’uno) di “Monterossi” compie un deciso passo in avanti rispetto alla 1ª (3+3 ep.) e si dimostra più, oltre che adulta…
Le conseguenze del titolo sono quelle che faranno cambiare lentamente l'anonima esistenza di Titta Di Girolamo, uno splendido Toni Servillo che ancora una volta si pone al servizio dell'amico Paolo Sorrentino. Un Sorrentino annichilito dalla vita in albergo e dall'anonimato con il quale alcuni uomini di affari affrontano i loro viaggi di lavoro, e che per questo decise nel lontano 2004 di…
Titta Di Girolamo (Tony Sevillo) è un contabile, un commercialista non più giovane.
Nella vita, una volta normale (intendo dire con moglie, figli, amici e lavoro routinario), gli è successo qualcosa (un inghippo, un imbroglio finito male, un incontro sbagliato, un incidente come quelli che accadono agli strampalati personaggi di certi film dei…
Un uomo (un fantastico Toni Servillo) vive rinchiuso in un albergo portando avanti loschi traffici; solo e malinconico finisce per innamorarsi della barista dell’albergo. Secondo film di Sorrentino (2004) e tra i suoi migliori. Lo stile manieristico e vagamente surreale del regista Napoletano risulta qui essenziale e privo di orpelli; molte le riflessioni implicite che la storia racchiude,…
In questo di Sorrentino ci sono tutti i prodromi dei sui successivi successi. Straordinario Servillo, e nessun altro come lui sa interpretare le figure epiche di Sorrentino. Qui Servillo, Titta di Girolamo, è un uomo solo che sopravvive sotto scacco della malavita in un isolamento forzato. Un uomo d’onore, che non parla, che esegue, che pensa. Però quando cerca di infrangere…
Quando si resta perlopiù a guardare la vita che scorre piuttosto che decidere di viverla per intero. Per scelta, per costrizione, per timidezza, per evidente inettitudine alla competizione. Quando poi succede…
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Commenti (39) vedi tutti
La storia è anche intrigante, ma troppo confusa e con un finale illogico. Delusione. Voto: 2 stelle e mezza (2024)
commento di robynestaMagnetici gli occhi della Magnani. Fantastica la scena del cemento. Carina l'idea della valigia, ma, nel complesso è inespressivo come il protagonista. 5-
commento di BradyMmm... soltanto seghe mentali :-(( voto 2
leggi la recensione completa di stokaiserLa routine della vita, il vuoto che ne consegue, momenti che si ripetono nel tempo accompagnati da simboli visivi e azioni meccaniche senza senso. Un giorno la volontà di andarsene in modo sorprendente, come svegliarsi di soprassalto con una sveglia che ci butta giù dal letto. Grande Servillo. Grande la fotografia. Capolavoro di Sorrentino. Voto8
commento di SuperFioreUn film bellissimo, tenebroso, che lascia senza parole
commento di NikArduobello, interessante, originale
commento di il drugoInvidio chi riesce ad apprezzare questa patina di "autorialismo forzato" che ha poca sostanza. Io onestamente fatico a restare fermo e lo trovo una tortura. Amen.
commento di silviodifedeUn grande regista e un grande attore per un film memorabile
leggi la recensione completa di siro17Alternando dialoghi e riflessioni memorabili a momenti di intensi e significativi silenzi, Sorrentino gira un film bellissimo da non perdere.
leggi la recensione completa di ClintZonea tratti atmosfere alla David Lynch, siete d'accordo? Non saprei dire se sia un bel film, ma ce n'era bisogno.
commento di andenkoBella prova di Sorrentino
leggi la recensione completa di Furetto60Per me l'apice assoluto di Paolo Sorrentino.
commento di FiestaDopo il suo ultimo, sublime e filosofico Youth, il film più interessante del regista, secondo me. Vogliamo più film così e meno caz*ate con Massimo Boldi e combricola che fanno cag*are. Insopportabili. Comunque un grande Tony Servillo in un bel film con una parte finale interessante.
commento di LucaJazz94Che dire? Un film riuscito, interessante e fuori dagli schemi, che si regge su un precarissimo equilibrio e forse, proprio per questo, funziona.
leggi la recensione completa di Dagoberta_Eranon c'è molto da dire - veramente un capolavoro
commento di SpettroFilm meraviglioso che tratta il tema della solitudine ! Toni Servillo che recita per sottrazione è un piacere per gli occhi. Brava e bella Olivia Magnani.voto 9
commento di VAJONTbuon film di Sorrentino con un grande Servillo
commento di antonio de curtisFilm particolare, all'inizio mi ha snervata, ma col passare dei minuti, diventa sempre più coinvolgente, e chi lo vede fino alla fine capisce il perchè si intitola così! Mitico Toni Servillo!
commento di luanizzaVoto 9!
commento di Mr Blondefilm lento ma tutto sommato bello
commento di danandre67mi devo ricreder,nonostante Sorrentino sia u n regista italiano,che con il cinema, salvo rari casi non c'entano nulla. mette in atto un'incredibile situazione ad intermittenza e ad orologeria.questo è un grande film
commento di krossIo tutto sto capolavoro non ce lo vedo…
commento di primavera63Voto 7 Equilibrista
commento di luca826VOTO 7 film molto bello e particolare
commento di arcarsenalvoto 7:buon film salvo alcune recitazioni e punti in cui la trama traballa
commento di mazingo72Un film bellissimo, che avrebbe potuto dirigere Kitano, per lo stile per i ritmi… Un Toni Servillo bravissimo, forse il migliore attore italiano.
commento di mise en scene 88Un bel film, ma in fondo un filmetto…
commento di RageAgainstBerluscaE' proprio un gran bel film. Lontano dai clichè dei film italiani degli ultimi anni.
commento di Camorinoimperdibile! una bella poesia sull'AMORE. Bravi tutti, lunghi e densi silenzi tengono incollati allo schermo, cosa c'è di più difficile?
commento di apivitCert non siamo di fronte ad un film che riempirà le sale o di facile fruizione…però affascina, pian piano prende ed appassiona (anche se è un po' carente sul versante immedesimazione con i personaggi, certamente un buon film.
commento di aquila79Film che va avanti a sprazzi di buone inquadrature. La caratterizzazione del protagonista risulta talvolta appesantita da battute sentenziose e da furbe scorciatoie. Film incompleto ma godibile
commento di daje de taccoFinalmente un bel film italiano.Oltre la bella trama è da segnalare la caratterizzazione del protagonista grazie ad un impeccabile Toni Servillo
commento di andystarsailorVOTO : 6,5 Un film particolare che sinceramente non ho capito fino in fondo ma che mi ha comunque a tratti colpito ed emozionato.
commento di supadany8
commento di incallitoUno dei film migliori visti negli ultimi anni. Grande prova di Sorrentino che si conferma uno dei più interessanti registi italiani. Strepitoso Toni Servillo.
commento di Carlitomi ha coinvolto dalla prima inquadratura. bellissim
commento di inthemoodforUn film che riecheggia la media dei film italiani d'autore, assolutamente non brutto ma tetro ed incompleto. E' comunque un signor film, il classico film italiano.
commento di faromagico