Regia di Emir Kusturica vedi scheda film
Un gazpacho con sangria, birra, whisky and coca. Vederlo e allungare la mano al mister verde è un attimo.
Enorme ammasso di cose-persone-animali in fase di transito dalla Storia alla Fiaba.
Peccato che Emir l' Amico di Miloseviç racconti la guerra come un ubriaco che vede doppio.
Kusturiça è stracotto: ecco perché lo vogliono, ormai, come presidente di giuria di festival...
Pare sia una storia vera, ma con E.K. bisogna pesare ogni singola parola. L' orripilante inizio - summa di tutto l' apparato visivo dello jugoslavo ( sarebbe felicissimo di sentirsi chiamare così, lui che crede ancora nell' esistenza di quella federazione ! ) passato in candeggina - non ci fa capire un' acca di quello che sta succedendo ( succedendo? ). Poi le cose si chiariscono, almeno un po'.
Ignobile pastone rom di melodie straultraiperascoltate. Senza uno straccio di idea vagamente apparentabile al concetto di "nuovo" oppure "originale". Kusturiça, tra un cannone e una pinta di birra, già pensa ai proventi del cd...
L' invecchiamento precoce del regista e ogni singola sua sinapsi.
Dolce.
Faccia cattiva, soldato mal sfruttato, ma bravetto.
Brava.
Che palle, un viso preso di peso dai suoi primi film, qui non "fitta" completamente con la parte.
E' terrorizzato dalle minacce di morte post- UNDERGROUND. Zingaro nella vita reale, si è bevuto gli ultimi dieci anni senza più dire nulla d' interessante. Raro esempio di regista bollito attorno alla quarantina ( ora ne ha 51 ), è sbocciato troppo presto e ha bruciato il talento in quattro/cinque capolavori. ARIZONA DREAM (!!!), IL TEMPO DEI GITANI, UNDERGROUND gridano vendetta.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta