Luka costruisce una splendida ferrovia per far arrivare i turisti nella sua città e finge di non vedere la guerra in atto. Quando sua moglie fugge con un musicista e suo figlio viene chiamato alle armi, la vita di Luka è stravolta. Ma poi incontra Sabaha...
Note
Come sempre, Kusturica ha in mente una sua Jugoslavia sognata, in cui tutti vivevano felici e, per far festa, sparacchiavano di qua e di là (per aria). Poi, non si capisce perché, hanno abbassato la mira e hanno preso a spararsi addosso. Kusturica non spiega, si trincera dietro il racconto e gli aneddoti. Qualche trovatina c'è ancora, però lui farebbe meglio a fermarsi a riflettere. Sulla storia e sulle sue storie.
Film “fracassone” e non solo per la musica. 154’ di “manierismo kusturicano” per far trionfare l’amore sulla guerra sono francamente troppe. Irritante!! Peccato. Alla prossima Emir…
L'unico vero problema di questo film è di essere l'ultimo film di Emir Kusturica. Mi spiego meglio: la storia è originale, poetica, grottesca e alternativa e i personaggi sono molto strambi, divertenti e in alcuni casi geniali. Ma tutto questo è a dir poco simile alle precedenti pellicole del regista bosniaco (Underground, Gatto Nero Gatto Bianco,..) e quindi, per quelli che hanno già visto… leggi tutto
Pellicola scarsamente apprezzata dalla critica, ambientata durante la guerra civile nella ex-Jugoslavia che, inizialmente, mi ha lasciato molto perplesso, inusuale per gli altri mondi che attraversava e dei quali non avevo mai fatto esperienza ma che pian piano mi ha conquistato facendomene innamorare, per rimanere in tema, un film che credo faccia bene al cuore vedere, anarchico, caciarone,… leggi tutto
Un gazpacho con sangria, birra, whisky and coca. Vederlo e allungare la mano al mister verde è un attimo.
Enorme ammasso di cose-persone-animali in fase di transito dalla Storia alla Fiaba.
Peccato che Emir l' Amico di Miloseviç racconti la guerra come un ubriaco che vede doppio.
Kusturiça è stracotto: ecco perché lo vogliono, ormai, come presidente di giuria di festival... leggi tutto
Pellicola scarsamente apprezzata dalla critica, ambientata durante la guerra civile nella ex-Jugoslavia che, inizialmente, mi ha lasciato molto perplesso, inusuale per gli altri mondi che attraversava e dei quali non avevo mai fatto esperienza ma che pian piano mi ha conquistato facendomene innamorare, per rimanere in tema, un film che credo faccia bene al cuore vedere, anarchico, caciarone,…
Luka (Stimac), ingegnere serbo, nel 1992 si trasferisce in Bosnia per progettare una rete ferroviaria. Con lui ci sono la moglie, una cantante lirica squinternata, e il figlio Milos, un ragazzo con aspirazioni da calciatore. Ma quando comincia la guerra e Milos viene fatto prigioniero, la vita di Luka si trasforma: la moglie lo abbandona e le milizie serbe gli consegnano in ostaggio una donna…
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Commenti (5) vedi tutti
vedere per curiosità ma non è un film apprezzabile da par mio
commento di shiten7-
commento di nico80Delusione magna!!! troppo lungo, troppo uguale a se stesso, troppo noioso. Brutto.
commento di carrie-anneFilm “fracassone” e non solo per la musica. 154’ di “manierismo kusturicano” per far trionfare l’amore sulla guerra sono francamente troppe. Irritante!! Peccato. Alla prossima Emir…
commento di vjvalerioSEI TORNATO EMIRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR
commento di bickle