Regia di Wolfgang Petersen vedi scheda film
Considerazione personale:ovviamente non si può pensare di trasporre un pilastro della cultura classica come "L'Iliade" sullo schermo senza prepararsi agli inevitabili timori,lazzi e insulti da parte di molti che l'hanno amato.Però,sulla via dell'"hollywoodizzazione" dell'epica ,questo kolossal del tedesco Petersen si presenta molto meno infame di quanto si presagisse.Certo,in sceneggiatura si è voluto che gi Atridi (Menelao e Agamennone)periscano entrambi nell'assedio a Troia,che Achille sia meno spietato che nel poema,che altre libertà siano prese.Però,nella chiave interpretativa scelta,c'è una coerenza narrativa lineare,e nella caratterizzazione degli ingombranti personaggi omerici c'è un discreto lavoro nella costruzione di rapporti e psicologie.Tra i divi,non sfigurano Pitt e O'Toole,protagonisti della scena madre tra Achille e Priamo,ma chi si guadagna più gettoni personali è l'australiano Eric Bana ,Ettore roso da dubbi e spronato dal coraggio.
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