Regia di Wolfgang Petersen vedi scheda film
E' bene subito consigliare a tutti coloro che avrebbero
voluto vedere una versione filologicamente accurata
e rigorosa dell'Iliade, di astenersi dalla visione.
O quanto meno e' meglio che sappiano sin da subito
che "Troy", nelle mani di W.Petersen e del suo
sceneggiatore D.Benioff (…si proprio lui…incredibile
a dirsi…l'autore/sceneggiatore di "La 25a ora", il
magnifico film di S.Lee, quello si era un capolavoro…)
finisce per essere, certo volutamente, l'ennesimo
kolossal, un super tecnologico giocattolone hollywodiano,
con un cast lussuoso e alla moda, solo lontanamente
imparentato con il celebre poema di Omero.
Premesso cio', e preso quindi per quello che e', si deve
tuttavia riconoscere che la messa in scena e' imponente,
i costumi regali e che il film emoziona e procede spedito
dall'inizio alla fine, alternando momenti decisamente
infelici (tutti quelli con Paride e Elena, veramente ingenui
per non dire ridicoli…) ad altri riusciti, vedi le scene di
massa, lo sbarco dei greci sulla spiaggia dei troiani, la
scena della vestizione in montaggio parallelo dei due
protagonisti prima del duello.
E ancora quella splendida in cui il vecchio re Priamo
( P. 'O'Toole, che in questa sequenza torna ad essere
grande) si reca in segreto da Achille.
Ma a calamitare l'attenzione degli spettatori, specie delle
spettatrici…, sono i due "immortali" antagonisti.
E qui il film non delude, anzi..., perche' il valoroso e saggio
Ettore, il miglior figlio, ma anche il miglior capo, che si
possa desiderare, e' interpretato con grande efficacia e
prestanza fisica dall'emergente Eric "Hulk" Bana, mentre
il furioso e carismatico Achille, vero e proprio "Dio della
Guerra" fatta persona, e' lo splendido ed atletico B. Pitt,
forse mai cosi' affascinante, ed e' tutto dire…
Sono loro in alcuni momenti a far volare alto il film.
Tanto che non mi stupirei se, dopo la visione, tornassero
di moda, tra i futuri neonati maschi, i loro gloriosi nomi.
Riscatta la sua prova nella scena in cui si reca umilmente e in segreto da Achille implorandolo di restituirgli il corpo dell'adorato figlio Ettore.
Gli bastano poche occhiate e poche battute per ben delineare Agamennone e il suo delirio di potere.
Poco utilizzato purtroppo ma sicuramente brillante.
E' solo una figurina e nulla piu'. Una delle parti debole del film.Siamo sicuri che per la sua bellezza valesse la pena intraprendere questa furiosa guerra?Molto piu' bella e sensuale la moglie di Ettore, non ci sono dubbi!
Non ci sono parole...semplicemente una prova da dimenticare. Ridicolo!
Si limita ad illustrare, il suo film migliore rimane Nel centro del mirino, ma in quel caso fu probabilmente determinante la collaborazione del grande Clint!
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta