Regia di Wolfgang Petersen vedi scheda film
Molto distante dal poema omerico questa ricostruzione hollywoodiana della celebre Iliade, sia per alcuni anacronismi nei costumi, sia per i molti rimaneggiamenti dei personaggi e delle vicende.
Riesce comunque ad intrattenere per i bei combattimenti e i buoni dialoghi, il fascino del mondo antico, alcune interpretazioni; ma non ha nulla di storico o letterario e a tratti diventa un polpettone sentimentale.
Nella norma per un prodotto del genere, ben dirette le scene dei combattimenti.
Prova muscolare, il suo Achille, poco folle e spietato, si lascia andare ad un lato romantico, che non era contemplato nel poema.
Sarà che Ettore è il personaggio che mi piace di più, la sua prova mi è sembrata la migliore: sofferto, eroico, tenero con la moglie, giusto.
Il ruolo è quello che è: Paride il debole, viziato, ingenuo principe; lui con quell'aria da ragazzino lo tratteggia senza troppi sforzi.
La donna della diascordia: abbastanza brava.
Grandioso, soprattuto nella scena finale dove il suo Priamo, fiero e saggio arriva a sfiorare il patetismo pur di riavere il corpo del figlio.
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