Cole Porter rivive il proprio passato come spettatore, mentre le persone e gli episodi che hanno scandito la sua esistenza - soprattutto il complicato rapporto con la moglie, nonché musa, Linda Lee Thomas - prendono vita sul palcoscenico.
Note
Dopo "Notte e dì" (1946) di Michael Curtiz, edulcorato biopic hollywoodiano nel quale era Cary Grant a indossare i panni di Porter (1891-1964), Winkler ne riporta la figura sullo schermo. Il regista indugia sullo "strano" sodalizio con Linda, durato 35 anni (fino alla morte di lei, nel 1954) nonostante la notoria omosessualità del musicista: il film ricostruisce la loro storia in flashback, arrischiando un musical. Con le canzoni di Porter (seducenti nella musica quanto nei testi, suoi anche quelli, e geniali), un film musicale dovrebbe essere servito su un piatto d'argento: purtroppo, però, l'impianto visivo di _De-Lovely_ non corrisponde a quello sonoro, non ne ha la grazia e la leggerezza. La regia è un po' legnosa e "realistica", e l'andamento narrativo troppo pomposo. Kline e la Judd sono perfette incarnazioni dell'epoca, ma la pellicola - per quanto lussuosa - non ha aria, non "respira", non danza.
Quando un film mi fa sognare mi piace e questo film mi ha fatto sognare. Cole Porter è l'autore di tantissime canzoni indimenticabili, canzoni che hanno accompagnato le interpretazioni dei più grandi cantanti jazz, musical bellissimi che denotano un'intelligenza scanzonatoria, melodie struggenti e pimpanti, irrefrenabili e intelligenti. Il regista sceglie di far parlare le canzoni di Porter e… leggi tutto
Non mi é piaciuto. E' un film che si regge su dei bei costumi, delle belle scenografie e sulla presenza di cantanti celebri (tutte cose che vanno benissimo in un trailer), ma in un film sono elementi molto secondari. Una cosa che invece mi sembra importante in un racconto biografico, é fare in modo che lo spettatore provi interesse se non proprio simpatia per il protagonista; ma, a mio… leggi tutto
Non mi é piaciuto. E' un film che si regge su dei bei costumi, delle belle scenografie e sulla presenza di cantanti celebri (tutte cose che vanno benissimo in un trailer), ma in un film sono elementi molto secondari. Una cosa che invece mi sembra importante in un racconto biografico, é fare in modo che lo spettatore provi interesse se non proprio simpatia per il protagonista; ma, a mio…
Vita di Cole Porter fuori dagli schemi edulcorati e un po’ vigliacchi del vecchio classico, Notte e dì, diretto da Michael Curtiz nel 1948, dove non si faceva cenno all’omosessualità dichiarata del musicista e, perciò, non acquistava spessore l’eccezionalità del rapporto tra Porter e la moglie Linda: rapporto, vita e spirito da anni ’20, dove il puritanesimo venne messo nel sacco…
Quando un film mi fa sognare mi piace e questo film mi ha fatto sognare. Cole Porter è l'autore di tantissime canzoni indimenticabili, canzoni che hanno accompagnato le interpretazioni dei più grandi cantanti jazz, musical bellissimi che denotano un'intelligenza scanzonatoria, melodie struggenti e pimpanti, irrefrenabili e intelligenti. Il regista sceglie di far parlare le canzoni di Porter e…
agiografico e pretenzioso biopic. C'è davvero poco da salvare, aldilà della performance di Kline e della Judd. Né un musical, né un dramma, il film è condannato da una sceneggiatura davvero imbarazzante. Mediocre anche la regia di Winkler. Sbadigli e pressappochismo. Numerosi cantanti in numerosi camei.
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Commenti (1) vedi tutti
Film musicale ben confezionato ma molto noioso.
commento di gruvieraz