Regia di Pedro Almodóvar vedi scheda film
Questo film è brutto. Brutto nel senso globale del termine, senza eufemismi, senza scusanti. Non il brutto interessante, il brutto intelligente, il brutto simpatico o ironico. Brutto e basta. Le passioni non appassionano, la messa in scena è sciatta e piatta come un porno di serie B, recitato molto male. Un tema forte e sentito mai come in questo momento storico, trattato maldestramente e pastrocchiato con trame parallele che ambiscono ad alte vette autoriali ma fallendo miseramente per la cronica inadeguatezza al mestiere di chi dirige.
Lui fa i film, l'altro vuole recitare ma non gli "succhia il c....". Lui vuole che lo faccia, ma l'altro non è chi dice di essere allora si fa penetrare. In un altro spazio temporale l'altro vestito da donna invece "succhia il c...." a tutti perchè l'aveva fatto da piccolo a un prete che si era innamorato di lui. L'altro vero ha le tette e si droga ma vuole farsi la plastica allora ricatta il prete che adesso fa l'editore e se la fa con quello che vuole fare l'attore. Allora uccidono l'altro vero, lui scopre tutto ci fa un film e piange (forse).
Cambierei due figurine di Schillaci con una di Pompini ex bomber del Brescello (e si resta anche in tema film).
Non sono mai stato un ammiratore del buon Pedro nonostante abbia visto tutti i sui film. Anche in questo caso rimango dell'idea che sia uno dei registi più sopravvalutati della storia del cinema.
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