Regia di Pedro Almodóvar vedi scheda film
Penso che Almodóvar sia molto più intelligente dei suoi film, tra i quali il migliore che ho visto resta "Che ho fatto io per meritare questo?" del 1984. La mala educación, bando alle miserande polemiche sulla pedofilia nei collegi cattolici (l'opinionista di "Repubblica" Francesco Merlo scrisse un lungo editoriale sostenendo che i salesiani che aveva conosciuto lui non erano così: e allora? lo erano quelli che ha conosciuto Almodóvar, no?), non mi sembra per niente un gran film, anzi. Ad alcune parti ben girate - la forma, importantissima in un film, è salva - mi pare che corrisponda una confusione di fondo, un girare intorno al niente, nonostante un tema forte come quello della pedofilia, per altro ben gestito, senza inutili insistenze e compiacimenti. Ci sono, inoltre, troppi particolari che non tornano: e perché mai l'ex prete torturatore andrebbe dal regista a raccontargli di avere commesso un omicidio? E perché, poi, Juan se la farebbe prima con l'ex torturatore del fratello e poi con il regista del film? Per soldi? Per brama di successo professionale? E poi lui, Juan, non ha nemmeno alle spalle la terribile esperienza del collegio...
Mi sembra che questa volta Almodóvar, per voglia di dire tutto, faccia troppa confusione e segni un malaugurato autogol. Gli attori mi sembrano inespressivi come non mai. Si diceva un gran bene del giovane attore messicano Gael García Bernal (classe 1978), interprete anche di "Diarios de motocicleta": tutta fama usurpata?
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