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I diari della motocicletta

Regia di Walter Salles vedi scheda film

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La recensione su I diari della motocicletta

di bradipo68
6 stelle

La vita di Ernesto Che Guevara,cinematograficamente parlando l'ho vista al contrario.Dopo aver visto il sontuoso dittico di Soderbergh che esamina la vita del Guevara politico,rivoluzionario  e guerrigliero prima a fianco di Castro e poi per conto suo fino a trovare la morte con la connivenza dell'amico americano notorio esportatore di democrazia,mi trovo ora a vedere la sua vita da giovane laureando di medicina che assieme a un amico biochimico Alberto Granado decide di patire per un tour dell'America Latina  per cercare di comprendere fino in fondo la terra che calpestano a cavallo di una motocicletta 500 cc inizialmente detta la "Poderosa" ma che non fa moltissima strada prima di diventare la "Scassata".Arriveranno in un lebbrosario dalle parti del Rio delle Amazzoni e qui Guevara farà la sua scelta definitiva di vita.A differenza del dittico di Soderbergh qui c'è poca politica e molto spazio alla giovinezza e alla spensieratezza di due amici che si divertono a scoprire il mondo che sta loro intorno.Il film di Salles(prodotto da Redford e sotto la direzione artistica di Gianni Minà che ha in pratica solo concesso l'uso dei diari da cui è tratto) è un road movie visivamente molto raffinato in cui troviamo parecchi luoghi  latinoamericani molto conosciuti(tipo le rovine Inca di Machu Picchu che sono sempre un bellissimo vedere) e molti personaggi pittoreschi.Così come sono pittoreschi Guevara e Granado,edonisti antelitteram che pensano solo di completare il loro lungo cammino nel modo più divertente possibile.E'sottinteso che il viaggio è anche un mezzo per chiudere una fase della loro vita e aprirne un'altra,la più importante.E alla fine Guevara opporrà il gran rifiuto alla vita spensierata che ha condotto prima di allora.Si spoglia di tutti i suoi averi e si comincia ad interessare dei poveri e dei reietti.Tutto ciò confinato alle ultime sequenze,le uniche che mettono la politica in primo piano.I diari della motocicletta è un film debitore della fotogenicità dei luoghi sfiorati che allo stesso tempo ci fa vedere il giovane Guevara sotto una prospettiva diversa.Si intravede la sua maturazione,il suo percorso di crescita interiore.Purtroppo questo aspetto è un po'tralasciato dal film che diventa un semplice contenitore di luoghi e incontri.Come ho detto prima visivamente molto raffinato ma allo stesso tempo non così carico di significato.E soprattutto la pellicola di Salles si tiene lontano dall'agiografia.Ma la malinconia è lì.appena svoltato l'angolo....

Su Walter Salles

visivamente il film è molto bello.

Su Gael García Bernal

piuttosto bravo

Su Rodrigo De la Serna

prototipo di guascone

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