Regia di Joel Coen, Ethan Coen vedi scheda film
Si è vociferato da più parti che si tratterebbe di un’opera “minore” dei fratelli Coen.
Sarà, ma a me non è parso che mancasse il loro tradizionale segno distintivo (un grottesco humor nero, in estrema sintesi). Piuttosto stavolta hanno voluto inserirlo (e, per fortuna, diluirlo) in un genere - la commedia - che mal si presta (solitamente) alle loro sottili, ironiche riflessioni filosofico-esistenziali. E, nonostante ciò, non mi sembra che questa inedita (per i Coen) commedia sia rimasta scevra di tali spunti di riflessione (brillantemente catalizzati, infatti, dal beffardo finale).
Ladykillers è, infatti, una commedia sì (pur sempre) nera, ma altresì briosa (merito della simpatica vecchietta) e solare (grazie al caloroso coro Gospel che l’assiste dall’inizio alla fine), in cui spicca la caratterizzazione del personaggio interpretato da T.Hanks, sinceramente coerente - nella sua affettata raffinatezza - fino all’ultimo (vista la “tecnica” poetica, quasi commovente, della sua prematura dipartita).
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