Regia di Joel Coen, Ethan Coen vedi scheda film
Ogni tanto i Coen realizzano film più per divertimento che altro. Questo loro lavoro, che viene dopo l’effervescenza vintage ed acida di Prima ti sposo poi ti rovino si muove in questo solco. È un remake (ma non giustificato come una mancanza di idee, quanto un omaggio ad un classico degli anni cinquanta), uno di quegli adattamenti che mantiene l’impianto originale strutturale per poi variare i caratteri dei personaggi ai tempi contemporanei. Il film è pressoché fedele all’originale, ha un ritmo discreto che gli permette di catalizzare lo spettatore in una visione piacevole.
Tra l’altro, la prima parte è meno interessante della seconda, fors’anche perché in una commedia nera l’interesse è anche rivolto nel modo in cui i personaggi vanno verso la morte – e qui lo fanno in un mix di cinismo e grottesco. Ma i problemi sono altri, non rivolti alla messinscena curata e fin troppo ordinaria per i Coen: un film sì nero, ma lavato con Perlana. E forse non è ciò che davvero ci aspettiamo dai fratelli. È carino ma fiacco, quasi un film-vacanza da altre pellicole migliori. Certo è che l’atmosfera fa la sua porca figura, Tom Hanks offre un carattere che prima d’ora aveva solo accennato e Irma P. Hall è una magnifica sorpresa – in tutti i sensi.
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