Regia di John McNaughton vedi scheda film
J. McNaughton ha come caratteristica da apprezzare il saper modificare gli schemi dei generi, almeno nelle prove migliori. In The Borrower gioca con l'horror unendolo alla fantascienza, al grottesco e quasi al comico demenziale, purtroppo però il film dalle premesse allettanti (un alieno serial killer in esilio sulla Terra che è stato modificato geneticamente e reso simile alla razza primitiva degli umani e che ha bisogno continuamente di cambiare testa) risulta fin dall'inizio debole dal punto di vista della tenuta ritmica, dove la tensione può reggere finché non si capisce il meccanismo ripetitivo ma poi scorre faticosamente, intrecciandosi ad un'altra storia parallela tanto per allungare la salsa thrilling. Si è parlato in modo esagerato di riflessione sull'identità, ma sembra più un gioco che diverte pure poco, eccettuate alcune scene umoristiche riuscite (il topo nella minestra, la testa del cane); gli effetti speciali sono ben fatti ma l'aspettativa di qualcosa di sconvolgente o almeno avvincente rimane in buona parte delusa; il finale offre d'altro canto una sterzata molto inquietante e ambigua, efficace grazie al montaggio. 5 1/2
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