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In My Country

Regia di John Boorman vedi scheda film

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La recensione su In My Country

di alicante
6 stelle

Si può consigliare di vedere un film realizzato in maniera didascalica,con protagonisti appena discreti,con punti di vista a tratti discutibili(la solita visione"turistica" dell' Africa)e qualche trovata gratuita(la storia d' amore interrazziale!)?Io credo di sì.
Ne vale la pena,quando l' argomento brucia per la sua attualità(come si fa a non pensare alle riprovevoli torture ai prigionieri irakeni?);quando si racconta una storia vera con un punto di vista inedito(gli anni che seguirono i soprusi degli apartheid,nel periodo della ricostruzione e della riconciliazione)ed inusuale(il punto di vista di un' afrikaans e di un afroamericano);quando l' argomento è stato trattato così poco,che è meglio buttare i soldi su una storia così che su una scialba commediola come qui in Italia.PURCHE' SE NE PARLI.Quindi,cinefili duri e puri,turatevi il naso,e visitate le carceri con allegati tutti i gadget più impressionanti con cui SUL SERIO si torturavano degli uomini;ascoltate con le vostre orecchie i racconti delle vittime;ascoltate le "ragioni" del mostro che eseguì centinaia di torture senza battere ciglio dinanzi ad un ordine;guardate negli occhi quel bambino che ha perso la parola dopo aver visto uccidere i suoi genitori,che perdona senza esitazioni l' assassino che lo ha reso orfano.
Questo film è un timido testimone di quali atrocità ,ma anche di quali miracolosi atti di civiltà e speranza sia capace l' uomo.A quando la biografia di Mandela?Mi basta un documentario..

Sulla colonna sonora

Ma veramente in Africa attaccano a cantare ogni due minuti,in ogni luogo ed occasione?se è così mi ci trasferisco:almeno lì la musica la fa popolo,non i pochi eletti come da noi.

Su Juliette Binoche

S' impegna,ma non basta:a volte bamboleggiante,a volte troppo "drammatica".

Su Samuel L. Jackson

Dopo tanti film in cui s' era un po' abbandonato agli stereotipi ed alle caricature,un ruolo più misurato ed adatto alle sue corde:più bravo della sua partner.

Su John Boorman

L' unica idea veramente lodevole è quella di non mostrare direttamente le torture,ma di far lavorare l' immaginazione,attraverso le ricostruzioni,i racconti,la vista di tracce e "resti" di vario genere.In un periodo in cui nei film persino la morte di Cristo è sezionata in ogni minuscolo dettaglio,è preferibile soffrire col cuore e non con la sola vista.

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