Regia di Vincenzo Natali vedi scheda film
una storia di spioni e spiati, furti di informazioni e di identità.
la vicenda si svolge in un presente futuribile (o nel futuro direttamente, chi lo sa..?) nel quale grandi corporation, la cui attività dovrebbe riguardare l'information technology, apparentemente impiegano tutti i loro sforzi a spiarsi a vicenda. il nostro eroe è Morgan Stanley ... ehm Sullivan, un uomo di mezza età. il tipico family man in carriera, con la moglie carina e il vialetto davanti casa.
il film inizia con Morgan che viene assunto dalla Digicorp (questo nome non mi è nuovo..) nientemeno che come spia, ovviamente all'oscuro della mogliettina.
"che bello" pensa il Morgan, "sono una spia e sono tanto figo". ma c'è un ma: gli incarichi che gli vengono affidati lo lasciano piuttosto perplesso. infatti gli viene chiesto di recarsi a stupide convention (memorabile quella sul formaggio) e registrare gli interventi con una specialissima penna-trasmettitore satellitare. inoltre ha tremendi incubi e apparentemente sta perdendo la salute. il provvidenziale incontro con Lucy Liu gli aprirà gli occhi... eccetera
un film molto intenso che crea una discreta tensione in certi momenti, ma che rischia di far perdere lo spettatore tra i continui, e innumerevoli, colpi di scena. la trama così articolata disorienta un po', ma è al tempo stesso intrigante, ed ha l'effetto di tenere incollati alla poltrona.
la regia è ottima; riesce a trasmettere l'angoscia e il disorientamento del protagonista e non è troppo nervosa nelle scene di azione. ancora meglio la fotografia, cupa e netta. il chiaroscuro delle prime inquadrature, coi colori del libro di nautica in primissimo piano, è una delle parti migliori del film.
gli attori se la cavano. Lucy Liu è bravina come al solito e lo sconosciuto (a me) che interpreta il protagonista è adeguato al ruolo ma non eccezionale; sono andato a cercare il suo nome ma l'ho subito dimenticato.
come voto gli ho dato 3/5. è un film bello ma che si dimentica facilmente.
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