Regia di Peter Jackson vedi scheda film
Alcuni alieni antropomorfi sbarcano in Nuova Zelanda per procacciarsi carne umana di cui cibarsi. E' una strage. Intervengono così quattro eroici uomini pronti a tutto e armati fino ai denti.
L'esordio in lungometraggio di Peter Jackson, futuro divo del genere fantasy grazie alle trilogie del Signore degli anelli e de Lo hobbit, non poteva essere che così: con un horror-splatter senza mezze misure, demenziale e sanguinolento fino al midollo (è il caso di dirlo, visto che nel film budella e interiora non si lesinano affatto). Bad taste è una pellicola di tale culto che il suo titolo alternativo per la distribuzione italiana, Fuori di testa, è meno noto di quello originale; la sua fama underground è d'altronde pienamente giustificata da una messa in scena immaginifica e da una vasta serie di effetti speciali da due soldi realizzati con vera maestria (particolarmente rimarchevole è la sequenza conclusiva del decollo della casa). Jackson non è solo dietro e davanti (in ben due ruoli!) alla macchina da presa: si occupa anche di soggetto e sceneggiatura, della produzione (con Tony Hiles, altro interprete), del montaggio insieme a Jamie Selkirk e di tutti i trucchi e gli effetti speciali; in questo lavoro mostra il meglio del suo repertorio nelle più disparate mansioni, inclusa ovviamente quella di scrittore, poichè il film funziona innanzitutto per la sua trama sgangherata, ma sufficientemente coesa, e ricca di trovatine che spaziano dall'ironico al nonsense, fino alla comicità classica (la scena dell'assaggio del vomito, es.). I limiti dell'operazione stanno tutti nell'evidente miseria di budget, capace di spronare Jackson e la sua troupe a dare ciascuno il meglio di sè, ma nondimeno penalizzante per l'opera nel suo complesso; per il resto si tratta di un titolo assolutamente godibile, a parte per chi si impressiona facilmente vedendo sangue (peraltro qui palesemente fasullo, di un rossastro chiaro ben poco credibile) e squartamenti vari. 4,5/10.
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