Regia di Paolo Vari, Antonio Bocola vedi scheda film
Quello che, nella prima parte, si presenta come uno spaccato realistico ed incisivo dell'ambiente giovanile suburbano, ad un certo punto, misteriosamente, si dissolve nella distinzione tra buoni e cattivi, saggi e stolti che prelude alla svolta finale moraleggiante. Un cambio di registro molto innaturale.
Una piazzetta della periferia milanese è il punto di ritrovo di ventenni disoccupati, per i quali le uniche prospettive lavorative hanno il carattere dello sfruttamento e della precarietà. Così trascorrono il tempo dedicandosi allo spaccio e a piccoli furti, trovando nello sballo serale l'unico vero sfogo. Intanto i loro genitori, incapaci di cogliere il loro disagio, sono impegnati in una iniziativa di quartiere contro gli immigrati nordafricani.
Fredda e distante. Interpreta un personaggio positivo che, però, non riesce a trasmettere simpatia.
Si rivela un attore promettente, anche se non è ancora ai livelli recentemente raggiunti nel film "Nelle tue mani" e, soprattutto, nelle vesti di Mario Moretti nella fiction "Aldo Moro. Il presidente." In cinque anni è molto cresciuto.
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