Regia di Paolo Vari, Antonio Bocola vedi scheda film
Quando uscì al cinema non riuscii ad andare a vederla questa "Fame chimica" e mi era sempre rimasta in sospeso. Si era parlato di uno di quei film problematici.. troppo veri per trovare un pubblico disposto a decretarne il successo. Ebbene il passsaggio su Sky mi ha permesso di colmare questa lacuna ma sinceramente mi ha anche lasciato stupefatta... La regia è da spot Vodafone e anche la caratterizzazione dei ragazzi protagonisti è latitante, l'unica cura è stata dedicata a costruire dei look a base di piercing, cappelli alternativi e tagli di capelli post punk.. come se fossero questi gli aspetti che distinguono il giovane pseudo tossico milanese di periferia. I dialoghi di per sé non sono certo una perla di sceneggiatura ma pronunciati da attori diretti a casaccio, evidenziamo tutta la povertà del progetto... L'aspetto comunque più deludente è quello prettamente cinematografico.. ogni scena sembra ricalcare uno videoclip, una scolasticità, uno spot da tv privata di provincia. E non dimentichiamo che manca una cosa fondamentale... una storia... qui sicuramente c'è uno spunto ma non una storia. Interessante il protagonista maschile e anche il belviso della ragazza che interpreta Maya. Per il resto... uno di quei casi dove per sopperire alla mancanza del film la produzione si è affidata ad un lancio pubblicitario di lodevoli intenzioni ma che rasenta la truffa. Poi non ci lamentiamo se in molti non si fidano del cinema italiano...
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