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Fame chimica

Regia di Paolo Vari, Antonio Bocola vedi scheda film

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La recensione su Fame chimica

di sasso67
6 stelle

Le intenzioni sono buone, ma la realizzazione del film non è alla loro altezza. Gli interpreti, quasi tutti non professionisti (eccetto Valeria Solarino, Mauro Serio e pochi altri), sono efficaci nel loro naturalismo: in particolare Marco Foschi si aggira tra centri sociali e rave party con l'aria di Gilardino se non avesse fatto il calciatore (i.e. spaesatissima) e riesce a rendere il senso d'inquietudine per questa vita precaria come il lavoro in cooperativa. A testimoniare dei sogni perduti sta la patetica figura del padre di Claudio, un ex sognatore di sinistra ormai incollato soltanto alla TV, mentre lo zio paterno è ormai diventato un semplice tirapiedi dei padroni, così come la sua cooperativa, del tutto asservita al capitale. A dare invece il la alla rabbia che serpeggia c'è tutto il resto, dagli extracomunitari disillusi ai commercianti incattiviti, dai fascisti sempre pronti a menare le mani e a tirare fuori le lame ai ragazzi dei centri sociali perseguitati dalla polizia, ci sono gli interventi musicali di Zulù dei 99 Posse. E poi tutti a sballarsi di musica techno e acidi in discoteche dove le ragazzine in minigonna che si fingono grandi sono soggiogate dai fratelli più grandi che scontano, nonostante tutto, la loro mentalità di "terroni".
Insomma in Fame chimica c'è qualcosa di riuscito e qualcosa di meno riuscito. Inserendosi in un filone immaginario che potrebbe forse congiungere "Rocco e i suoi fratelli" a "Trainspotting" (ma con meno inventiva e con qualche inserto della letteratura inglese alla Niall Griffiths), il film di Bocola e Vari resta, a mio parere, un'occasione persa.

Sulla trama

Claudio frequenta la piazzetta nel quartiere periferico La Barona di Milano. Lì si cazzeggia e si spaccia, ma un gruppo di "cittadini perbene" vuole costruire un recinto per dividere la parte "buona" da quella degli extracomunitari. Claudio ha anche un impiego precario come scaricatore in una cooperativa che lavora per un supermercato. Poi conosce Maja, figlia di un borghese ma molto alternativa. La cotta per la ragazza rischierà di mettere in crisi il suo rapporto d'amicizia con Manuel, ladruncolo di motorini e spacciatore di droghe varie. Per fortuna, però, l'amicizia è più forte di tutto.

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