Regia di Marcelo Piñeyro vedi scheda film
Intanto dico al primo opinionista che non è vero che il cinema argentino è di bassa levatura (basti vedere "El oso rojo", "El Abrazo partido", o anche il più vecchio "La notte delle matite spezzate"), e che comunque questo film lo consiglio agli amanti del cinema più emozionale, del cinema attento a fotografia e colonna sonora, e quindi non certamente agli amanti del cinema d'azione o dei film più sentimentali (che finiscono sempre e comunque con uno scontato lieto fine). Certamente per chi vuole approfondire le vicende politiche argentine (in questo caso la triste storia dei desaparecidos in Argentina) il film non può soddisfare più di tanto, nel senso che delle tragiche vicissitudini degli oppositori al regime si percepiscono solo la fuga, i timori, la mancanza di punti di riferimento che essi si trovano a dover provare. Questo poiché l'intera vicenda è vista dagli ochhi di un bambino e non attraverso il più consapevole e convolto (a livello politico e sociale) sguardo dei suoi genitori, sicuramente costretti a scappare dalle brigate della morte, ma di cui in realtà sappiamo ben poco... Comunque gli attori, tutti, nessuno incluso interpretano al meglio i difficili ruoli in questione...
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta