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Monster

Regia di Patty Jenkins vedi scheda film

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La recensione su Monster

di zombi
6 stelle

che film strani che si progettano di fare e che si realizzano. aileen wuornos che ha avuto una di quelle vite scellerate tipicamente da film americano, che voleva essere una star e che invece ha fatto solo la puttana, ha avuto il suo "quarto d'ora" di celebrità dopo la morte. la jenkins ce la rende simpatica e ce la fa amare. questo essere tragico, che fin da quando è nata aveva il marchio della persone ai limiti della società, una paria destinata ai gradini più bassi della società. violata da tutto e da tutti, cresciuta con un odio viscerale nei confronti degli uomini in quanto possessori di strumento per violenza carnale. il film della jenskins non è bello, sembra un brutto film per la televisione. però la jenkins compie un'operazione. mediante un sapiente utilizzo dei luoghi, girando su quelle strane zone di perenne confine che sono le grandi arterie stradali e attorno alle quali crescono distese di case a formare nuclei abitativi sparsi, riesce a integrarvi la protagonista. mentre guardavo la theron e la ricci, perennemente inquadrate a mezzo busto e primi piani, sono passato dal considerarle delle attrici mediocri, al non pensare più a loro come attrici. quell'asfalto, i cieli carichi di pioggia, le case prefabbricate, i camion, i giardinetti prefabbricati davanti alle verandine prefabbricate... tutto ha un aspetto scrostato e dovunque si vada si vede lo stesso paesaggio, come lee vede solo ed esclusivamente ciò per cui sembra essere nata. la theron attraverso il miracolo hollywoodiano ha fatto il miracolo. si è trasformata nella wuornos. la theron è aileen wuornos e nonostante sembri essere sempre sopra le righe, recitando in perenne stato isterico, funziona. funziona perchè è la situazione ad essere isterica. talmente isterica che sai che non potrà portarti da nessuna parte se non alla fine della vita. la jenkins ha dei buoni gusti musicali e distribuisce una massiccia dose di buona musica lungo tutto il film, ed è veramente commovente vedere come la theron si impegni per dare in anticipo sui tempi la sua interpretazione da consegnare ai posteri. tanto per dimostrarle cosa voglia dire essere davvero una brava attrice, le farei vedere la julianne moore in "magnolia" o in tutto "safe", oppure la mia sigourney weaver in "la morte o la fanciulla" o perchè no la merylla streep in "angels in america" tutte maestre nel dare sottraendo e asciugando, al contrario di lei porella, che è tutta una tarantina di gambe e spalle da commionara e stiramento di labbra sulle protesi dentarie. aileen ha dato la morte ad altre persone ed è morta pure lei. non sono per la pena di morte, ma non sono nemmeno contrario. credo che per poter dare dei giudizi in un senso o nell'altro, occorra trovarsi nelle condizioni per poterli dare. che il mostro sia stata lei o le condizioni sociali che l'hanno formata in tal senso, non sono in grado di dirlo. reagiva alla violenza con la violenza. in tal senso la scena più commovente è quella in cui si ritrova costretta ad uccidere l'ultimo uomo, solo perchè ha visto la sua rivoltella. irritante la voce narrante della theron che ci racconta le proprie disavventure, troppo breve la partecipazione di lee tergesen e nostaglica quella di pruitt-taylor vince(rimarrà il ciccione di dolly's restaurant, con quei suoi occhioni luccicanti). una povera vittima che donava violenza e morte per non subirle. l'oscar alla theron è tipico dell'academy e congeniale all'occasione. sicuramente eccessivo per qualsiasi altra realtà festivaliera.

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